È ufficiale: il 18 marzo sarà dal prossimo in avanti celebrato come la Giornata Nazionale in Memoria di tutte le vittime dell’epidemia da Coronavirus. A dichiararlo i deputati bergamaschi del Partito Democratico Maurizio Martina e Elena Carnevali.
“Quello è il tragico giorno che ha cambiato la percezione dell’emergenza di molti cittadini ovunque, quando i camion militari a Bergamo hanno dovuto accompagnare fuori dalla città i primi feretri“ sono infatti le parole dei due deputati, che nello spiegare le motivazioni nella loro dichiarazione hanno anche ricordato le parole spese dal Presidente Sergio Mattarella durante il suo discorso al Cimitero Monumentale di Bergamo:
“Fare memoria per non dimenticare. Fare memoria per riflettere rigorosamente su ciò che non ha funzionato e sugli errori da non ripetere. Fare memoria anche per ricordare il valore di quanto di positivo si è manifestato”.
“Pensiamo di poter dire che queste parole rappresentino pienamente il senso della proposta per l’istituzione di questa giornata. La speranza è che anche attraverso questa giornata si possano rafforzare i nostri impegni per ricordare sempre chi ha sofferto e non c’è più e per esercitare con la massima determinazione le nostre responsabilità per un futuro migliore e per un Paese sempre più forte e coeso”. hanno quindi concluso i due parlamentari bergamaschi.
18 marzo: giornata delle vittime da Coronavirus
Come accade per ogni “giorno della memoria”, ad ogni 18 marzo, tutte le scuole, di ogni ordine e grado, saranno quindi invitate a promuovere speciali iniziative didattiche, momenti di riflessione e di formazione, atti a non dimenticare quanto accaduto.
Per i comuni e le istituzioni tutte, sarà invece l’occasione di promuovere percorsi mirati di informazione e di riflessione aperti a tutta la cittadinanza, e non da ultimo per devolvere ore del proprio lavoro al fondo per il finanziamento degli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica.
Anche gli organi di informazione saranno invitati a dedicare specifici approfondimenti su una delle pagine più dolorose e drammatiche della nostra storia recente.