Il 2019 è un anno memorabile per il coro alpino “Penne Nere” di Almè diretto dal Maestro Donato Talia. I venticinque coristi festeggiano ben cinquant’anni di fervida attività maturata con i numerosi concerti eseguiti in provincia e in molte città italiane, senza contare la partecipazione alle adunate nazionali degli alpini e le tournée oltre confine: Belgio, Germania e Svizzera. Per ricordare il mezzo secolo dalla fondazione, il 19 ottobre (ore 21) nella Sala San Fermo di Almè si terrà un grande concerto gratuito (presentato da Francesco Brighenti) al quale parteciperanno anche il coro Cai Valle Imagna “Amici della Combricola” (diretto da Filippo Manini) e il coro “Melodia Stezzano” (diretto da Carmen D’Amelio con al pianoforte Emanuele Meda). Patrocinato dal Comune di Almè, dalla delegazione bergamasca dell’Usci (Unione Società Corali Italiane), con la collaborazione del gruppo Ana e della Parrocchia, il concerto non vuole essere solo la rievocazione di un passato glorioso o una semplice proposta canora fra tante.
Brani come “Marcia Aquila”, “Il Golico”, “La mia bela la mi aspeta” intendono presentare al pubblico una realtà armonicamente dinamica, una sorta di laboratorio artistico impegnato da una parte a sperimentare percorsi originali (le cosiddette serate storiografiche dove >il canto si alterna a letture, immagini e testimonianze degli ultimi reduci) e dall’altra a rimarcare il ruolo di diffusore della cultura, delle radici e delle tradizioni del nostro territorio. La storia del coro parte il 26 gennaio 1969 quando un gruppo di amici, sale su un palco, invitato a cantare per la cerimonia del 26° anniversario della battaglia di Nikolajewka. “In quell’anno – ricorda il Presidente, fondatore e tuttora corista Angelo Poleni – qualcuno è andato sulla Luna, altri come me hanno scelto di unirsi per portare nel futuro anche la tradizione del canto corale”. Negli anni Ottanta il coro formalizza la propria vicinanza al mondo alpino (già ben evidenziata dal nome) affiliandosi ufficialmente all’Associazione Nazionale Alpini.
(da BergamoPost dell’11 ottobre 2019)