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La manifestazione musicale più importante e artisticamente più quotata di Bergamo non poteva mancare dopo 56 edizioni consecutive. Parliamo del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo che sin dal 1964 si è svolto in primavera nelle due città lombarde che nel 2023 saranno unite ancor più nel segno dell’arte come capitali italiane della cultura.

Passata la grande emergenza, dunque, anche questa manifestazione (che da sempre ha portato nei nostri teatri i più grandi solisti della tastiera in campo mondiale oltre alle migliori formazioni cameristiche e orchestrali) si svolgerà – seppur limitata nella quantità (10 appuntamenti concertistici) ma anche nella qualità (per la forzata assenza delle star internazionali) – tra il 24 settembre e il 7 ottobre al Teatro Sociale di Città Alta, essendo ancora indisponibile la sede consueta del Teatro Donizetti.

Un’anteprima si è tenuta il 26 agosto al Lazzaretto con un recital pianistico. Filo conduttore del Festival numero 57 sarà il repertorio fondamentale di due mostri sacri della letteratura pianistica e della storia della musica in generale: Ludvig van Beethoven e Franz Schubert. Il primo antesignano del romanticismo musicale e il secondo esponente di punta dello stesso. “Vite parallele, Beethoven e Schubert” è, infatti, il titolo della rassegna che vede Piercarlo Orizio direttore artistico.

L’omaggio a Beethoven era d’obbligo in quanto quest’anno tutto il mondo celebra il 250esimo anniversario della sua nascita. Ma il festival si aprirà giovedì 24 alle 17 con un concerto mozartiano che vedrà il pianista Alexander Lonquich nella duplice veste di solista e direttore con la Filarmonica del festival. Mentre alle 21 il vero concerto inaugurale sarà dedicato a Schubert sempre con Lonquich in duo con la pianista Cristina Barbuti e la filarmonica del festival. Sabato 26 sarà il giovane bresciano Filippo Gorini a proporre Schubert alla tastiera mentre lunedì 28 un altro giovane pianista Federico Colli. Eseguirà Schubert e Beethoven con la filarmonica diretta da Orizio.

Giovedì 1 ottobre toccherà a Roberto Cominati suonare al pianoforte Schubert e Brahms. Domenica 4 ancora due concerti: alle 16 il pianista Giovanni Bellucci suonerà brani di Beethoven, Busoni e Mendelssohn, mentre alle 21 la pianista Ilia Kim proporrà tutto Schubert. Martedì 6 sarà la volta di Alessandro Taverna suonare opere pianistiche di Beethoven, Schubert e Liszt, mentre mercoledì 7 Boris Petrushansky si cimenterà in un recital di musiche di Haydn quale serata conclusiva della rassegna bergamasco-bresciana.

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