La primavera a Bergamo, ormai da sessant’anni, è sinonimo anche di Festival Pianistico: abbreviazione di Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo che nel corso di sei decenni, appunto, ha portato sui palcoscenici dei maggiori teatri delle due città lombarde i massimi solisti della tastiera. Non solo, ma anche le più grandi orchestre mondiali e alcuni dei più prestigiosi direttori, oltre anche ai grandi solisti di vari strumenti e ensemble strumentali cameristico.
Dunque, per quanto ci riguarda, la 60ma edizione al teatro Donizetti (e non solo) andrà in scena dal 28 aprile all’8 giugno. Undici appuntamenti concertistici di alto livello anche se con ospiti “ripetitivi” e programmi non proprio esaltanti. Anche se 10 concerti su 11 avranno per protagonista il pianoforte, a differenza di altre passate rassegne in cui lo strumento a tastiera era spesso “superato” da formazioni orchestrali e strumentali. Va anche detto però che per il traguardo prestigioso dei 60 anni continui di festival e, soprattutto, per la concomitanza delle 2 capitali della cultura nazionale proprio di Brescia e Bergamo, ci si sarebbe potuto attendere una rassegna di altissimo spessore e con più appuntamenti (tra l’altro gli anni passati registravano 13 serate concertistiche).
Il programma 2023
Serata inaugurale con la Filarmonica del Festival diretta da Piercarlo Orizio che è anche direttore artistico del Festival) con musiche del repertorio russo di Rachmaninov (il famoso Rach 2)e Shostakovic, con la presenza del pianista russo Mikhail Pletnev.
La seconda serata del 4 maggio è sicuramente la più attesa e artisticamente più valida, essendo protagonista la Filarmonica della Scala sotto la bacchetta dl suo direttore ” istituzionale ” Luciano Luciano Chailly insieme al pianista giapponese (novità per il Festival) Mao Fujita.
Il 6 maggio invece toccherà ai Virtuosi di Kiev (evidente e doveroso omaggio alla cultura Ucraina) con il violocellista Dmitry Yablonsky e il pianista Boris Petrushabsky. Il 14 maggio sarà ancora protagonista la Filarmonica del Festival con il maestro Orizio e il giovane pianista bresciano Federico Colli. Il 19 maggio recital scolastico del pianista Grigory Sokolov.
Altro recital stilistico il 23 maggio con il pianista italiano Giuseppe Albanese, così come il 25 maggio con il pianista turco Fazil Say e anche il 27 maggio con il pianista russo Denis Matsuev. Il 2 giugno sarà la volta del celebre duo pianistico francese delle sorelle Labeque Natia e Marielle. Conclusione il 7 giugno con un recital del solista italiano Giuseppe Andaloro.
Infine, fuori abbonamento, nell’ex chiesa di S. Agostino (Università di Bergamo), l’8 giugno si esibiranno i Solisti della Camerata Ducale con il violinista Guido Rimonda.
Traiettoria programmatica del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo sarà l’Anti Avanguardia (in campo musicale classico ovviamente) con compositori del XX secolo E contaminazioni inerenti autori del nostro tempo.