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Martedì 19 febbraio avranno inizio i lavori di abbattimento del platano secolare, simbolo verde di Casirate d’Adda. Da ormai trecento anni abita all’inizio della via poderale che da Casirate, a fianco del cimitero, porta ad Arzago. Un albero all’incirca venti metri con una circonferenza alla base di 568 centimetri. Per i botanici è un monumento naturale tanto da essere censito nel catalogo dei 188 alberi monumentali presenti in Lombardia dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Per i casiratesi è un simbolo maestoso e silenzioso che affonda le sue radici nel passato. Ma, purtroppo, l’emblema di un paesaggio e di una comunità è malato. La pianta è affetta dal “Cancro colorato del platano”. Si tratta di un fungo (nome scientifico Ceratocystis Platani) che provoca ampie aree necrotiche e fessurazioni longitudinali sulla corteccia del fusto e delle branche principali. L’amministrazione comunale (in esecuzione dell’ordinanza dell’Ersaf del settembre scorso) ha comunicato che il cantiere dell’abbattimento, in mano agli operai della Cooperativa della comunità di Stezzano, sarà operativo dalle 8 alle 18 e si concluderà, presumibilmente, giovedì 21 febbraio. Il legname tagliato sarà bruciato.


Verrà comunque mantenuto il ceppo – debitamente trattato – fino a un’altezza di 1,80 metri. Il platano aveva dato segni evidenti che qualcosa non andava nel luglio scorso. Le foglie si ingiallivano e cadevano. La folta chioma smagriva e i rami diventavano secchi. L’agronomo Mario Carminati aveva subito intuito che si trattava del “Cancro colorato”. Una diagnosi poi confermata dai tecnici del servizio fitosanitario della Regione analizzando tessuto vegetale platano di Casirate d’Adda. “Ricordo che anni fascrive Gianmario Casarotti su Facebookfu chiesto agli studenti della locale scuola media di trovare icone che potessero fare da simbolo per la loro identità di casiratesi. Scartarono subito le immagini da cartolina tipo castello, chiesa o villa patrizia e si orientarono su elementi del paesaggio naturale e agrario. Costruirono un bellissimo logo per la loro scuola nel quale si sovrapponevano il platano monumentale vicino al camposanto (la pianta d’or) e il portico riparo tra Casirate e Arzago (‘l portech). Scelta audace e ricca di senso perché i due elementi erano, per così dire, pietre di comunicazione tra paesi confinanti (e per un mezzo sangue come me e tanti altri connotavano i valori dell’accoglienza) e facevano parte della cultura popolare più che della veste della festa“. Durante le operazioni di abbattimento del platano di Casirate d’Adda si raccomanda ai cittadini di osservare le norme di sicurezza e di rispettare la segnaletica di cantiere.


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