“Ancora due colpi Antonio, ancora due colpi…“. Erano le sue frasi tipiche da telecronaca olimpica. Anche le massaie più refrattarie ad ogni tipo di evento sportivo quando sentivano le sue telecronache non potevamo fare a meno di prestare attenzione alla gara in corso. Giampiero Galeazzi è morto dopo una lunga malattia. L’Italia dice addio alla storica voce dello sport Rai.
Giampiero Galeazzi ha forgiato un linguaggio diverso e altamente coinvolgente, che non si era mai visto prima nella sede di via Mazzini. Abituati a standard giornalistici con forme lessicali più auliche ma anche fredde e schive il buon Giampiero invece ha sdoganato un modo di fare cronaca che sembra un mix fra il Bar Sport del lunedì mattina della classe operaia e il cuore che la maggior parte degli sportivi dilettantistici mettono quando prendono la sacca in settimana dopo una giornata di lavoro.
Giampiero era uno di noi, nei modi nei comportamenti e perché no, anche a tavola. Chi vi scrive ha iniziato col tennis grazie ai suoi racconti della Davis, (per il canottaggio non avevo proprio i mezzi… sigh). Ancora adesso scende qualche lacrima rivisitando mentalmente la telecronaca di Seul dei fratelli Abbagnale. “È pesante la barca inglese” diceva in quella indimenticabile telecronaca. Ma ancora più pesante è sentire la tua mancanza. Ci mancherai Giampiero.