11.336 utenti registrati, 36.162 noleggi, 77.449 km percorsi: sono i dati dell’utilizzo del servizio dei monopattini elettrici di BIT Mobility del mese di settembre 2020, numeri che sanciscono l’apprezzamento e la crescita di domanda di questo tipo di mezzo in città. Le statistiche raccolte nel mese di settembre dimostrano una crescita costante dell’utenza, con 5.791 nuovi utenti, che si aggiungono a un numero analogo registrato nel mese di agosto. L’81% dell’utenza è maschile, solo il 19% è di sesso femminile, un gap che – sempre rispetto al mese di agosto – pare allargarsi in modo sensibile.
L’età media degli utilizzatori rimane in pratica invariata: 28 anni, un identikit giovane, ma – considerando che esistono utenti molto giovani, anche al di sotto dei 20 anni – il risultato dimostra che il servizio è attrattivo anche per cittadini sopra i 30 e i 40 anni di età.
36.162 noleggi, 1200 al giorno circa, con picchi di 2000 prelievi in un giorno: cambia la tipologia di utilizzo rispetto al mese di agosto, con un maggiore utilizzo dei monopattini nelle ore diurne, il 63% tra le 5 del mattino e le 20. Ne risulta quindi che sono aumentati gli spostamenti legati a motivi lavorativi e verso/da gli istituti scolastici, mentre nel mese di agosto la maggior parte dei prelievi era legato alle ore serali. Il tempo medio di utilizzo è di 12 minuti per uno spostamento medio di 3,63 km. Il gestore segnala che se gli stessi spostamenti fossero svolti con un mezzo a motore tradizionale si sarebbero emessi 14.716 kg di anidride carbonica.
«Avevamo detto – spiega l’Assessore alla mobilità Stefano Zenoni – che le percentuali di agosto sarebbero state certamente destinate a evolversi con l’avvio dell’anno scolastico e la ripartenza post ferie ed è andata esattamente così, con la componente diurna in crescita rispetto a quella serale, un bel segnale per verificare il ruolo dei monopattini per gli spostamenti lavorativi. Il numero degli utilizzi dei monopattini in orario notturno, tra le 20 e le 4 del mattino, quando cioè si dirada il traffico e la frequenza del trasporto pubblico in città, scende dal 57% al 47%, confermando – anche nel calo – l’impressione che si stia intercettando una domanda di mobilità leggera legata al tempo libero.»
Un boom di utilizzi a cui non corrisponde un alto numero di incidenti su monopattino: secondo i dati di cui dispone la Polizia Locale del Comune di Bergamo, da giugno 2020 a oggi il numero di incidenti, comprendente anche i monopattini privati, ammonta a 10 in totale e in 8 casi il conducente si è ferito (soprattutto ferite lievi). Se si considera che nello stesso periodo gli incidenti che hanno coinvolto pedoni sono stati 18 e quelli che hanno coinvolti biciclette 67 – con le dovute proporzioni di diffusione, ovviamente – si comprende come il fenomeno sia collegato alla crescita d’uso di questi mezzi e sia da monitorare senza allarmismo.
Questo anche grazie ai servizi di controllo messi in campo dal Comune di Bergamo e dal Comando di via Coghetti: ad oggi sono state 73 le sanzioni comminate a conducenti di monopattini elettrici, di cui 28 per trasporto di passeggero, 29 perché il conducente minorenne circolava senza casco di sicurezza e le 16 restanti per circolazione sul marciapiede (comminate per la maggior parte lungo via Papa Giovanni XXIII, nella quale è stato attivato uno specifico servizio).
“Questi mezzi – raccomanda la Comandante della Polizia Locale Gabriella Messina – possono raggiungere una velocità notevole ed è davvero consigliabile l’uso del casco e attenersi con scrupolo alle norme del codice della strada. Ricordo che non possono utilizzarlo i minori di 14 anni, non si può circolare su strade lungo le quali la velocità consentita è superiore ai 50 chilometri orari, non si può circolare ad una velocità superiore ai sei chilometri orari nelle aree pedonali, non si può essere in due sul monopattino. Nelle ultime settimane abbiamo avviato servizio di controllo e verifica del corretto utilizzo di questi mezzi e siamo convinti di poter mantenere questi standard e un impegno costante sul tema nelle prossime settimane: i dati dimostrano che a Bergamo il numero di incidenti non è fuori controllo, come invece registrato in altre città italiane. Un risultato incoraggiante.”