Almanacco di oggi 12 ottobre 2021 (Martedì); Notizie e curiosità
41^ settimana – Giorni fine/inizio anno 81/284 – BUONA SETTIMANA
AUGURI di BUON COMPLEANNO e di BUON ONOMASTICO a tutti coloro che oggi lo festeggianoNon sei obbligato/a ad essere la stessa persona che eri un mese o un anno fa. Hai il diritto di crescere e migliorarti. Senza dare spiegazioni a nessuno.
Il SOLE sorge alle ore 07.31 e tramonta alle ore 18.44– Durata del giorno ore 11.13 (-3 minuti rispetto a ieri) –Durata della notte ore 12.44 (+3 minuti rispetto a ieri) – La LUNA Crescente (visibile al 46%) sorge oggi alle ore 14.49 e tramonta domani alle ore 23.07.
SEI NATO OGGI
Sei spiritoso, intelligente, anticonformista e spregiudicato. Sia nei rapporti sociali che nel lavoro puoi ottenere successi apprezzabili, ma devi frenare l’egocentrismo e, in amore, non devi pretendere più di quel che il partner può darti. Se sarai più disponibile e ti impegnerai a fondo raggiungerai tutti i tuoi obiettivi.SIGNIFICATO del NOME “CARLO” è: “uomo libero”. In Italia portano questo nome circa 416.419 persone di cui il 25,8% in Lombardia, 11,1% in Piemonte e poi nelle varie Regioni
PROVERBI:
“La farina del diavolo va tutta in crusca”
“Gustando quel che c’è, si mangia come un re”
“Animi onesti non cercano privilegi”
“Chi contro Dio manda la pietra in capo gli ritorna”
OGGI IN QUESTO ALMANACCO
- I Santi del giorno
- Il “pensiero” del giorno
- Giornata Mondiale delle Malattie Reumatiche
- Giornata del “calcio in culo”
- 1492 Colombo scopre l’America
- 1857 Inaugurata la Stazione FFSS di Bergamo
- 1931 Inaugurato il “Cristo Redentore” di Rio (Brasile), da Roma Marconi accese l’illuminazione della statua
- 1946 L’Inno di Mameli divenne l’Inno degli Italiani”
- Cambiamenti climatici e la nostra salute
- Bergamo e i “Grandi Naturalisti”
- Giornate FAI Autunno 2021: Moroni500 con Visite guidate a Bergamo e Albino
- Nuova rubrica: “L’angolo della lettura” dalle Librerie
- I MORTI DI OGGI E LA DATA DEI FUNERALI A BERGAMO E PROVINCIA (clicca qui)
- SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK (clicca qui)
I SANTI del GIORNO
Beato CARLO ACUTIS adolescente e studente italiano. E’ stato proclamato Beato il 10 ottobre 2020 (1 anno fa) ad Assisi. Morto il 12 ottobre 2006 a Monza all’età di 15 anni – San SERAFINO frate laico Cappuccino – San MASSIMILIANO Arcivescovo – San FELICE IV Papa – La Chiesa celebra la festa della B.V. Maria del Pilar patrona dei popoli di lingua spagnola. A Bergamo è venerata nella Chiesa di San Bartolomeo in Largo Belotti e della Nostra Signora de Aparecida patrona del Brasile – La Chiesa celebra la festa di altri 5971 SANTI (di cui 4966 martiri) e 7 BEATI.
IL PENSIERO del GIORNO di Mons. Antonio Donghi
“La parola di Dio è viva, efficace”. Il cuore dell’uomo gusta la vera libertà nella storia quando si lascia purificare da ogni evento che la storia gli regala. Infatti la creatura umana matura giorno per giorno, accogliendo le varie comunicazioni che il quotidiano le offre continuamente. Ciò che conta è che non rimaniamo indifferenti, ma cresciamo nella gioia dell’ascolto ad ampio raggio per essere autentici nell’edificare la nostra esistenza personale e fraterna. Padre, nel cammino quotidiano donaci sempre la purezza del cuore, perché sappiamo ascoltare le tue molteplici parole per diventare sempre più il volto del tuo Figlio Gesù. Amando con lui e come lui il quotidiano e lasciandoci guidare dallo Spirito possiamo rendere sempre più puro il cuore e abbiamo la capacità di dare luminosità alla nostra persona per comunicare a tutti la bellezza della vita. Amen.
GIORNATA MONDIALE delle MALATTIE REUMATICHE
Cosa sono le malattie reumatiche? Cosa intendiamo quando parliamo di artriti? Si tratta di patologie tra le più comuni al mondo, eppure la maggior parte delle persone non ne ha mai sentito parlare. O almeno non sa in cosa consistano e in che modo inficino la vita dei pazienti affetti. Il 12 ottobre si tiene ogni anno, dal 1996, la Giornata mondiale delle malattie reumatiche (World Arthritis Day), un’occasione per far conoscere e richiamare l’attenzione globale su queste patologie. È il momento di puntare i riflettori su patologie che non sono considerate molto importanti, anche perché vengono erroneamente associate agli anziani e considerate dolori che vengono con l’età Certo, la maggior parte dei pazienti ha più di 65 anni, ma quasi il 30% dei malati è più giovane di questa età e alcune patologie possono colpire adolescenti e addirittura bambini. Ad oggi le malattie reumatiche sono oltre 150 e colpiscono 5 milioni e mezzo di italiani (quasi un decimo della popolazione), rappresentando, nel nostro Paese, la seconda causa di disabilità, dopo le patologie cardiache. Sono malattie invalidanti, croniche, caratterizzate dall’infiammazione di articolazioni, legamenti, tendini, ossa o muscoli, causando un dolore a volte costante. La pandemia da Covid-19 ha reso ancora più problematiche le condizioni di questi pazienti: si tratta di persone spesso fragili che hanno riscontrato non poche difficoltà nel reperire i farmaci e nel comunicare con il proprio reumatologo durante i mesi più critici.
GIORNATA del “CALCIO in CULO”
Dare un calcio in culo può anche significare “permettere a qualcuno di fare carriera senza che se lo meriti” o anche “fare in modo che qualcuno venga assunto in un determinato posto di lavoro grazie a conoscenze personali e non a reali capacità” insomma, potrebbe equivalere ad “essere raccomandati”… brutto vizio italico. Infatti di queste persone si dice “è andato avanti a forza di calci in culo”. Spesso si usa per chi viene promosso a scuola con una sufficienza risicatissima, potrebbe anche essere interpretato in senso negativo “buttarlo fuori di casa”, “dopo una discussione” … alla fine cerchiamo di evitarlo salendo su una giostra e lanciare l’amico o il nemico a prendersi il fiocco rosso
1492 – COLOMBO SCOPRE L’AMERICA
(529 anni da) Una data che cambiò la storia. Dopo aver navigato per circa 33 giorni (e dopo aver sostato un mese all’isola di La Gomera, per riparazioni alle imbarcazioni) e convinto di fare rotta verso le Indie, Cristoforo Colombo approdò in un nuovo continente che più tardi prese il nome di America, in onore di Amerigo Vespucci. In questa data il navigatore genovese, partito da Palos il 3 agosto del 1492 con tre caravelle (Nina, Pinta e Santa Maria), non toccò precisamente la parte continentale ma un’isola dell’attuale America Centrale, che lui stesso battezzò San Salvador. In questo primo viaggio toccò anche le coste di Cuba e Haiti.
1857 INAUGURATA la STAZIONE FFSS di BERGAMO
La stazione fu costruita nell’ambito del progetto della ferrovia Ferdinandea sotto il dominio dell’Impero Austro-Ungarico (Milano-Venezia), e fu inaugurata il 12 ottobre 1857 (164 anni fa) assieme al tronco Treviglio-Bergamo-Coccaglio. Nel 1863 divenne stazione di diramazione, con l’attivazione della linea per Lecco. Nel 1878 l’attivazione della tratta Treviglio-Rovato (via Chiari) permise di collegare Milano a Venezia in modo più diretto; da quella data la stazione di Bergamo perse improvvisamente di importanza, restando ai margini della rete ferroviaria principale. Nel 1889 venne attivata la linea per Carnate, che nelle intenzioni avrebbe dovuto costituire un percorso pedemontano est-ovest; nei fatti, questo collegamento non acquisì mai l’importanza prevista. Solo nei primi anni del XXI secolo furono iniziati lavori di potenziamento delle linee convergenti su Bergamo, al fine di migliorare i collegamenti verso Milano e (in un futuro più lontano) di potenziare i collegamenti suburbani nell’hinterland bergamasco.
1931 – INAUGURATO il CRISTO REDENTORE di RIO
(Brasile) (90 anni fa) Una delle sette meraviglie del mondo, simbolo della città di Rio de Janeiro e del Brasile. È la statua di Cristo Redentore, inaugurata il 12 ottobre del 1931, è alta 38 metri di cui 8 fanno parte del basamento. Ai piedi della statua è posta una targa messa dalla comunità italiana nel 1974 (in occasione del centenario della nascita di Guglielmo Marconi) per commemorare l’accensione delle lampade della statua tramite un impulso radio da Roma da parte dello scienziato italiano il 12 ottobre 1931.
1946 – L’INNO di MAMELI VIENE ADOTTATO COME “INNO NAZIONALE”
(75 anni fa). Dopo la seconda guerra mondiale l’Italia e il Canto degli Italiani fu scelto, il 12 ottobre 1946, come inno nazionale provvisorio, ruolo che ha conservato anche in seguito rimanendo inno de facto della Repubblica Italiana]. Nei decenni si sono susseguite varie iniziative parlamentari per renderlo inno nazionale ufficiale, fino a giungere alla legge nº 181 del 4 dicembre 2017, che ha dato al Canto degli Italiani lo status di inno nazionale de iure. Il Canto degli Italiani, conosciuto anche come Fratelli d’Italia, Inno di Mameli, Canto nazionale[ o Inno d’Italia, è un canto risorgimentale scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro nel 1847, inno nazionale dellaRepubblica Italiana.
CAMBIAMENTI CLIMATICI: gli EFFETTI sulla NOSTRA
Gli effetti diretti dei cambiamenti climatici sulla nostra salute sono ormai ben documentati e certi, e gli esempi sono molti ed eterogenei. Fenomeni quali terremoti, maremoti, uragani e incendi sono diventati più forti o numerosi a causa del cambiamento climatico: le tempeste e le alluvioni violente hanno causato e causano un numero drammatico di morti all’anno; a causa del caldo, aumenta le necessità di assistenza sanitaria delle persone più fragili, come anziani e bambini e di coloro che soffrono di malattie croniche. Il rialzo della temperatura del pianeta provoca un aumento della mortalità cardiovascolare, respiratoria, cerebrovascolare, così come aumenta la probabilità di ricoveri per malattie coronariche. Il cambiamento climatico, poi, ha effetti negativi sulla salute mentale, sullo stress e sulla diffusione di malattie infettive: prendiamo ad esempio la malaria, che negli ultimi anni si è diffusa perché sono aumentate le zone in cui la zanzara vettore può vivere e dunque infettare l’uomo. Critici anche gli effetti del clima sull’alimentazione: caldo significa siccità, che obbliga popolazioni intere a spostarsi per sopravvivere. Di conseguenza, in diverse parti del mondo il cambiamento climatico provoca malnutrizione oltre a ripercussioni sull’agricoltura e sulla resa di alcune coltivazioni. È molto importante capire che questa problematica riguarda tutti noi: sarebbe più facile pensare di essere lontani dai rischi e dalle zone pericolose, ma ormai sappiamo che non è così. Dobbiamo tutti fare la nostra parte, ad esempio evitando gli sprechi, favorendo le energie rinnovabili e una mobilità sostenibile, adottando comportamenti sicuri in caso di ondate di calore, per proteggere noi stessi e gli altri.
BERGAMO e i “GRANDI NATURALISTI”: TARCISIO PACATI
Nato a Clusone il 12 settembre 1904, morto a Seriate il 12 ottobre 1960 (61 anni fa) è stato un politico italiano. La città di Bergamo e i Comuni di Lizzola, Valdondione, Clusone e Seriate gli hanno dedicato una Via. Tarcisio che era il secondogenito di tredici figli, malgrado le difficili condizioni economiche della famiglia, poté intraprendere i primi studi a Bergamo grazie all’aiuto degli zii don Pietro e don Giovanni che avevano compreso le ottime capacità scolastiche del giovane. Grazie ad una borsa di studio vinta all’Almo Collegio Borromeo, poté proseguire ulteriormente gli studi laureandosi presso l’università di Padova in ingegneria civile idraulica nel 1930. Ottenne poi a Bologna l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole superiori in matematica e fisica e contemporaneamente esercitare l’attività di ingegnere. Fu attivo nella Federazione Universitaria Cattolica Italiana, organizzazione che non era filofascista, era simpatizzante della politica di don Luigi Sturzo. L’8 ottobre 1932 sposò Laura Gambirasio a Bergamo, nella chiesa di Santa Lucia, sua compagna fin dai tempi del liceo dalla quale ebbe cinque figli. Nel 1942 durante il secondo conflitto mondiale, Tarcisio fu richiamato alle armi venendo nominato capitano del 21º Reggimento Artiglieria Motorizzata della Divisione Trieste, con la nascita del quarto figlio potè far ritorno a casa. Con la Repubblica di Salò, ottenne incarichi direttivi nel movimento di resistenza in Valcamonica e in alta Val Seriana, diventando presidente del Comitato Liberazione Nazionale di Clusone. Nel 1959 il comune di Clusone gli conferì una medaglia di benemerenza, e nel maggio del 1960 ricevette la visita del Presidente della Repubblica in visita a Bergamo Giovanni Gronchi. La sua ultima attività pubblica fu quella di partecipare all’assemblea generale del consorzio dei comuni bergamaschi del BIM nel febbraio del 1960. Il 2 ottobre del medesimo anno a soli 56 anni, Tarcisio Pacati morì nella sua abitazione bergamasca a causa di un ulteriore attacco cardiaco. (NdR.: per ragioni di spazio la biografia di Pacati è stata riassunta, resta l’invito di entrare il internet per mugliori apprendimento del personaggio)
ACCADDE OGGI
- 1931 Guglielmo Marconi (90anni fa) da Roma attraverso i trasmettitori di Coltano inviò il segnale radio che illuminò il Cristo Redentore a Rio de Janeiro, quale dimostrazione dell’affidabilità e dell’importanza delle comunicazioni radio intercontinentali
GIORNATE FAI d’AUTUNNO: MORONI500
Sabato 16 e domenica 17 ottobre nell’ambito delle celebrazioni legate ai 500 anni della nascita di Giovan Battista Moroni, il Comitato Promotore, il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano con la Delegazione FAI di Bergamo, l’Accademia Carrara, la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, Parrocchia di Albino, Museo della Torre di Comenduno, Museo della Valle del Lujo presentano un’edizione delle Giornate FAI d’Autunno interamente dedicata al grande ritrattista albinese. Due itinerari distinti, uno a Bergamo Città e uno ad Albino, cittadina natale del pittore, consentiranno di ammirare contemporaneamente una cinquantina di opere del Maestro in un grande museo territoriale diffuso dove la ricerca di splendidi dipinti rinascimentali vi accompagnerà a conoscere luoghi, monumenti, storie di rara bellezza. Informazioni tel 035.794063 – infopointvalseriana.eu.
L’ANGOLO della LETTURA
E’ appena uscito “CANTO per EUROPA”: Autore: Paolo Rumiz – Argomento: narrativa moderna e contemporanea – Editore: Feltrinelli – pag. 256 – €17,00 – Descrizione: L’Europa, imbarbarita e senz’anima, ha dimenticato le sue origini e persino il suo nome. Per ritrovarlo, quattro Argonauti occidentali – nomadi incalliti – battono il Mediterraneo su una barca ultracentenaria portatrice di una grande storia. Sulle coste del Libano, prendono a bordo una giovane profuga siriana di nome Europa, che chiede di fuggire con loro verso ovest. Da quel momento, rivive in lei la leggenda della principessa fenicia rapita da Giove-toro, mentre il viaggio attraversa le meraviglie del mare aperto ma anche la deriva di un mondo fuori controllo: naufragi, emigrazioni e turismo di massa, conflitti, pestilenze, incendi e alluvioni. Ingravidata in sogno dal re degli dei, la ragazza si svela come la Grande Madre e, nel vedere per la prima volta la sua nuova terraferma, esprime la propria gioia in modo tale che i compagni, commossi, decidono di dare al continente il nome di lei. La sua epopea li aiuterà a comprendere il senso della loro patria comune: Europa è “il sogno di chi non ce l’ha”, di chi viene da lontano, non di chi la abita. Ma soprattutto Europa è femmina, è una figlia dell’Asia, è una donna benedetta dagli dei, e forse la capostipite di tutti i migrati.