Su quella sabbia giocarono almeno tre generazioni di ragazzi tra galoppate a tutto campo, istintive staffilate e magie di gambe con in testa i campioni della serie “A”. Ora il campo sportivo “cadetto” di Almè in via Olimpia (non quello di prim’ordine in erba dove gioca la prima squadra nel campionato di seconda categoria) volta pagina.
Al posto del grigiore della renella tanto calpestata da essere quasi un “Flushing Meadows” calcistico in versione local arriva un manto di erba sintetica di ultima generazione garantito almeno per 15 anni. Tanto moderno che, pur essendo il tappeto artificiale, avrà bisogno di un impianto di irrigazione per essere veramente performante.
Il cantiere è stato aperto in questi giorni dalle maestranze della ditta Limonta Sport di Erba (Como) che si è aggiudicata la gara d’appalto. Un’opera da 300.000 euro finanziata interamente con oneri di urbanizzazione raccolti in seguito a recenti ampliamenti e ristrutturazioni di solide imprese del territorio come, per esempio, la Rulli Rulmeca.
La richiesta del “sintetico” non è nuova per gli impianti sportivi di via Olimpia. Per l’Associazione Dilettantistica Calcio, presieduta da Bruno Crotti, è un’esigenza reiterata in più occasioni alll’Amministrazione comunale anche per limitare la diaspora di ragazzini del paese che in questi anni hanno preferito campi da gioco “anti sbucciature” nei paesi vicini. Anche se il bacino calcistico del paese è di tutto rispetto: dodici squadre (di cui una femminile) che fanno correre un duecento atleti.
“Quegli oneri – precisa il sindaco Luciano Cornago (lista civica “Insieme per Almè”) – sono stati una benedizione. Finalmente, dopo tanti anni, possiamo realizzare un’opera pubblica con soldi nostri e non di privati come invece è successo per la nuova biblioteca, il centro anziani e la Piazza Lemine. Quindi abbiamo deciso che i tempi erano maturi per realizzare il campo cadetto in sintetico con misure regolamentari fino alla terza categoria. Qui i ragazzi potranno allenarsi e giocare i loro campionati su un terreno meno duro”.
Soddisfazione anche Rino Pozzi (vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici): “Nel giro di pochi mesi un altro tassello importante per la pratica dello sport in paese diventerà una realtà con buona pace anche delle mamme che potranno mandare i loro figli a giocare con meno preoccupazione. Un ringraziamento speciale va al progettista Giuliano Visinoni della Tek&Co di Onore che è stato attento ad assecondare in maniera precisa le nostre richieste”.
Il manto sintetico è un primo lotto di lavoro. Se in futuro arriveranno altri oneri occorrerà mettere mano all’impianto di illuminazione del campo da gioco. Per ora si utilizza il vecchio impianto seppur due delle quattro torri delle luci saranno riposizionate. “Un impegno di spesa di 90.000 euro che per il momento – conclude Cornago – non possiamo permetterci nonostante disponiamo di un tesoretto di 4 milioni di euro blindato dal patto di stabilità”. Ricchi si, ma con le mani legate. (Bruno Silini)