In barba a paroloni quali secessione, autonomia, repubblica padana e Nord che tutti li riassume (rimasti puri slogan da 40 anni!) ci viene dall’Alto Adige una sonora quanto severa lezione di pragmatismo politico e, soprattutto, di buongoverno. E così noi lumbard ci ritroviamo (terroni) più a Sud di qualcuno che il Nord lo sa gestire e amministrare seriamente senza clamori mediatici. Il fatto, che ha del clamoroso e dell’incredibile per noi pedemontani è accaduto lo scorso fine settimana. In 3 soli giorni il 70% della popolazione altoatesina è stata sottoposta a tampone per rilevare la diffusione del coronavirus e isolare in tempo reale i positivi. A grande vantaggio di tutta la regione. In tre giorni!
Una vera e propria lezione di efficienza, coerenza anti demagogica e concretezza politica. I nostri amministratori regionali dovrebbero prenderne atto. Non dico esempio perché per 40 anni hanno continuato a prometterci sanità d’eccellenza e poi abbiamo visto e ancora vediamo cosa ha saputo fare una sanità continuamente smantellata a vantaggio del privato. Per non parlare dei vari scandali della sanità lombarda in ognuna delle giunte succedutesi appunto negli ultimi quattro decenni. Sempre dello stesso colore politico guarda caso. Tuttora i vertici della nostra Regione sono sotto inchiesta per la tragedia Covid (vedi ospedale di Alzano) che ha colpito da Codogno alla Val Seriana, da Brescia a Cremona e ora, con tragica recrudescenza, Varese con la Brianza.
E vogliamo parlare del vaccino antinfluenzale? Lor signori, per cui la vergogna è sentimento sconosciuto, ci avevano garantito che tutte le farmacie a partire dal 3 novembre (beata ingenuità) l’avrebbero messo a disposizione dei lombardi. Ancora oggi si fa fatica a rintracciarli. I vaccini! Gli stessi medici di famiglia ancora una volta (non è bastata, no, la tragica lezione della primavera scorsa!) si trovano allo sbaraglio, costretti a respingere anziani e pazienti a rischio, mettendoci la faccia. Vogliamo osare pensare cosa succederà quando il vaccino anti Covid sarà disponibile, probabilmente a breve?
Per tutta l’estate non hanno minimamente riorganizzato le vecchie strutture ospedaliere dismesse onde creare una rete assistenziale territoriale, vero nodo di tutta la faccenda. E neppure hanno organizzato qualcosa di diverso dal solito trasporto-sardine per gli studenti in vista della ripresa dell’anno scolastico. Resterà memorabile la frase di un illustre dirigente del trasporto pubblico: “I bus pieni sono solo una percezione“. Con le conseguenze inevitabili sotto gli occhi di tutti. A proposito di trasporti accenniamo soltanto (per rendere omaggio alle centinaia di migliaia di pendolari costretti loro malgrado a servirsene per recarsi sul posto di lavoro) alle roboanti promesse di treni nuovi più puntuali e capienti. L’unica triste e ridicola (se non fosse disonesta) puntualità è la loro periodica affermazione di nuovi progetti, strutture e incentivi sempre scritti e lì rimasti a memoria cartacea.
E se questo non bastasse i nostri vertici politici regionali sono pure coinvolti in miserevoli scandali inerenti forniture di mascherine e materiali anti Covid, per non dire della Lombardia Film Commission, dove invece della cultura (povera cultura) facevano loschi affari tra loro, stando alle indagini giudiziarie. La considerazione più umiliante e sconsolante per tutti noi comuni cittadini è che tutti costoro, dall’alto del loro lussuoso grattacielo milanese trasparente solamente nelle caleidoscopiche vetrate che tutto nascondono, percepiscono regolarmente ogni fine mese stipendi da nababbi a partire da soli 12.000 euro di un semplice consigliere.
È scandaloso in un momento come questo! Se fossero un poco (solo un po’) seri devolverebbero almeno due terzi di quello stipendio immeritato in favore di quelli costretti a ingrossare quotidianamente le file della Caritas, o anche in favore di tante famiglie che non arrivano a fine mese. Pura utopia, certo. Siamo o no nella Regione più ricca e con una sanità d’eccellenza???