Anassagora nasce nel 496 a.C. a Clazomene, una città della Ionia, in Asia Minore. Nel 462 si stabilì nell’Atene governata da Pericle dove la filosofia non era ancora giunta, per la città era il periodo più fecondo da un punto di vista artistico e culturale.
Il pensiero filosofico
Anassagora è piuttosto vicino a quello di Democrito e di Empedocle, e consiste nell’affermare che esistono, sparse in tutto l’universo, sostanze semplici, in continuo movimento. Tali particelle, di dimensioni piccolissime, tendono a unirsi e a separarsi dando origine alle cose e agli esseri. Il movimento continuo è impresso alle particelle da una sostanza leggera e sottile, diffusa in tutto l’universo. Anassagora chiama queste particelle semi originari e sono caratterizzati dall’essere di numero infinito, tutti uguali per specie ed infinitamente divisibili.
I semi che fanno la materia
L’oro, ad esempio, è costituito in prevalenza da semi d’oro, ma non soltanto da essi, nell’oro sono infatti presenti anche, in minor quantità, semi di tutte le altre sostanze. Perciò Anassagora dice “tutte le cose sono insieme” e “tutte le cose sono in ogni cosa“. L’unione dei semi dà origine alla materia; essa si differenzia solo in base alla diversa qualità e quantità di semi presenti in essa.
Lezione 1: Le origini della filosofia in Grecia. La scuola ionica
Lezione 2: Eraclito, filosofo del Panta rei
Lezione 3: Pitagora, non solo filosofo ma taumaturgo e astronomo
Lezione 4: Parmenide e le vittime dell’illusione dei sensi
Lezioni 5: I paradossi di Zenone. Vi dicono qualcosa Achille e la tartaruga?