Nelle librerie di Bergamo e provincia è possibile trovare un bel libro scritto dal fotoreporte e scrittore Angelo Corna. Il libro si inintola Anello delle Orobie Orientali. Edito da Edizioni Villadiseriane conta 100 pagine corredate da una cinquantina di immagini a colori. C’è anche una accurata mappa con i percorsi divisi per tappe con tutte le informazioni necessarie: lunghezze, difficoltà e dislivelli.
Un lavoro, quello di Corna (tra l’altro anche giornalista a PrimaBergamo) che nasce per valorizzare le Orobie in un biennio, il 2023/2024, che vede Bergamo e Brescia sotto i riflettori in quanto Capitale Internazionale della Cultura. “Le nostre montagne – precisa Corna – sono tra i patrimoni più belli che abbiamo: luoghi magnifici, che nascondono non solo sentieri e bellezze, ma anche storie leggendarie e racconti dimenticati“.
Lo tracciato ad anello descritto dall’autore parte da Ardesio e permette di toccare in sequenza il rifugio Alpe Corte, il rifugio Laghi Gemelli, il rifugio Calvi (o Longo), il rifugio Brunone, il rifugio Mario Merelli al Coca, il rifugio Curò, il rifugio Albani (o Rino Olmo) e il rifugio Carlo Medici ai Cassinelli, per poi chiudere il cerchio nuovamente ad Ardesio. Nel libro viene descritto anche il tracciato originale che si snoda lungo la Ferrata della Porta e vede il suo arrivo al Passo della Presolana, nonché le eventuali varianti e il Sentiero Naturalistico Antonio Curò che si conclude al Passo del Vivione, passando per il rifugio Tagliaferri.
“Il volume – continua Corna – non è solo una semplice guida ma vengono raccontati, come ho sempre fatto nei miei scritti, itinerario, storia e leggende dei luoghi e delle valli attraversate. In questo caso si tratta della storia dei rifugi stessi, delle valli e delle montagne presenti, delle leggende e dei racconti che caratterizzano le tappe attraversate, ma anche la storia del percorso stesso: come nasce, da chi e come è stato realizzato. Quindi non il semplice tracciato, ma un qualcosa di molto più importante, che racchiude in un pacchetto unico la storia e le bellezze “dell’Anello delle Alpi Orobie”.
Ad arricchire il lavoro fatto troviamo anche le interviste di tre personaggi che vivono le Orobie bergamasche da tutta la vita: Francesco Tagliaferri del rifugio omonimo; Mario Curnis, alpinista e leggenda delle nostre montagne; Valerio Gadaldi, da trent’anni guardiacaccia nella zona compresa tra il Barbellino e il Belviso.