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In analogia alle altre scienze anche la metafisica deve auto-costituirsi. Ogni scienza, infatti, può costituire se stessa solo attraverso un processo di astrazione che le permetta di “liberarsi” di tutte quelle caratteristiche dell’essere che non sono oggetto del suo studio.

Ad esempio la matematica, al fine di ridurre l’essere ad un numero, spoglia la cosa di tutte quelle qualità a lei irrilevanti (ad. es. la consistenza, il colore, il peso, la funzione, ecc.). Solo attraverso questo metodo il matematico potrà distinguere il proprio approccio da quello delle altre scienze, che dovranno spogliare la cosa di altre qualità per distinguersi dalla matematica. Ebbene anche la Metafisica, al pari delle altre scienze, deve operare allo stesso modo.

Il suo scopo specifico è quello di liberarsi della molteplicità di significati della parola essere per ridurli ad un unico e fondamentale significato; solo così, infatti, potrà guardare la cosa solo in quanto essere (e non per la quantità, il peso, e altre caratteristiche che possa avere). Per far questo, essa deve poggiare su un principio fondamentale, che è il principio di non contraddizione.

Aristotele rappresenta il principio di non contraddizione in due modi:

  • 1) “E’ impossibile che la stessa cosa insieme inerisca e non inerisca alla medesima cosa e secondo il medesimo rispetto”
  • 2) “E’ impossibile che la stessa cosa sia e insieme non sia”.

La prima formula esprime l’impossibilità logica di asserire e negare nello stesso tempo uno stesso predicato intorno ad uno stesso soggetto. Ad esempio non si può contemporaneamente affermare “il cavallo è un animale” e “il cavallo non è un animale”. Se una di queste due affermazione è vera l’altra deve essere indubbiamente falsa.

La seconda formula esprime invece un punto di vista ontologico, e riguarda l’impossibilità che una cosa sia, e insieme non sia quello che è. Se diciamo che il cavallo è un animale non possiamo certo affermare di un determinato cavallo che non sia un animale. Se lo facciamo non stiamo solo negando che quel preciso cavallo sia un animale ma pure che sia un cavallo. In altre parole “l’animalità” del cavallo è una qualità essenziale, una caratteristica imprescindibile comune ad ogni cavallo. Per il principio di non contraddizione, insomma, ogni cosa ha una natura determinata, necessaria, che,  non potendo essere diversa da quella che è, è impossibile negare.

Per Aristotele questa natura necessaria delle cose è la loro sostanza. Essa è quindi l’essere dell’essere, cioè il suo significato fondamentale. Il problema dell’essere si concreta quindi nel problema della sostanza. E’ questo a costituire proprio il compito essenziale della metafisica, rispondere alle domande: “Che cos’è l’essere?” ovvero “Che cos’è la sostanza?

STORIA DELLA FILOSOFIA. TUTTE LE LEZIONI PUBBLICATE

Lezione 1: Le origini della filosofia in Grecia. La scuola ionica
Lezione 2: Eraclito, filosofo del Panta rei
Lezione 3: Pitagora, non solo filosofo ma taumaturgo e astronomo
Lezione 4: Parmenide e le vittime dell’illusione dei sensi
Lezioni 5: I paradossi di Zenone. Vi dicono qualcosa Achille e la tartaruga?
Lezione 6: Anassagora e i semi originari della materia
Lezione 7: Empedocle e le quattro radici: fuoco, aria, terra e acqua
Lezione 8: Democrito, padre della fisica
Lezione 9: La sofistica. Come si monetizzava nell’antichità con la filosofia
Lezione 10: Protagora. L’uomo è misura di tutte le cose
Lezioni 11: La filosofia di Gorgia su essere, conoscenza e comunicabilità
Lezione 12: La tragedia greca con i quasi filosofi Eschilo, Sofocle ed Euripide
Lezioni 13: Eschilo, padre della tragedia greca
Lezione 14: Sofocle e l’innovazione della tragedia greca
Lezione 15: Nella tragedia greca di Euripide stranieri e servi entrano in scena
Lezione 16: La filosofia di Socrate così spaventosa per politici e potenti
Lezione 17: Socrate e il rifiuto di filosofare per iscritto
Lezione 18: Socrate. Le affinità con i Sofisti e con Platone
Lezione 19: Antropocentrismo filosofico di Socrate
Lezione 20: Socrate e la consapevolezza della propria ignoranza
Lezione 21: Ironia come metodo
Lezione 22: La maieutica di Socrate per un genuino punto di vista sulle cose
Lezione 23: Il tì èsti di Socrate (che cos’è?) e la nascita della parola concetto
Lezione 24: Il significato della virtù per Socrate, non dono ma conquista
Lezione 25: La scienza del bene e del male e l’arte del saper vivere
Lezione 26: La religione in Socrate
Lezione 27: Le scuole socratiche: megarica, cinica e cirenaica
Lezione 28: Introduzione alla filosofia di Platone
Lezione 29: La vita di Platone, filosofo e lottatore
Lezione 30: I primi dialoghi di Platone e l’influenza di Socrate
Lezione 31: L’Iperuranio e il concetto di idea in Platone
Lezione 32: Platone. Il rapporto tra il mondo sensibile e il mondo delle idee
Lezione 33: La teoria della reminiscenza di Platone
Lezione 34: Platone e l’immortalità dell’anima
Lezione 35: Verità e opinione per Platone
Lezioni 36: Platone. Le passioni, ostacolo alla verità
Lezione 37: Il mito della biga alata di Platone. La distinzione tra anima e corpo
Lezione 38: Il mito della caverna di Platone. Cosa fare per diventare filosofo
Lezione 39: Platone e il mito dell’androgino raccontato nel Simposio
Lezione 40: Platone e il mito del demiurgo introdotto nel Timeo
Lezione 41: Platone. Il mito di Prometeo
Lezione 42: Platone il mito di Theuth e del suo comodo alfabeto
Lezione 43: Saper ragionare bene. Bello e giustizia in Platone/
Lezione 44: Lo Stato giusto secondo Platone
Lezione 45: Le tre classi dello Stato nella Repubblica di Platone
Lezione 46: Il comunismo platonico e la ricerca della felicità
Lezione 47: Platone e i segreti sull’educazione dei governanti
Lezione 48: Le degenerazioni dello Stato secondo Platone
Lezione 49: Il pensiero di Platone sulla scienza e l’arte imitativa
Lezione 50: Platone. La retorica a servizio della dialettica
Lezione 51: Platone. La dialettica come scienza suprema delle idee
Lezione 52: Platone. Il concetto di essenza e il concetto di esistenza
Lezione 53: Come Platone si sbarazza del problema del nulla e dell’errore
Lezione 54: Il bene per Platone, fine supremo del nostro agire
Lezione 55: Platone. Lo scopo educativo delle leggi verso il bene e il giusto
Lezione 56: Platone. La religione e l’ordine cosmico
Lezione 57: Platone nella storia della filosofia, da Aristolele a Husserl
Lezione 58: Introduzione alla filosofia di Aristotele e le differenze con Platone
Lezione 59: La vita di Aristotele, il filosofo nato in Macedonia
Lezione 60: La classificazione delle opere di Aristotele
Lezione 61: La distinzione delle scienze per Aristotele
Lezione 62: Il concetto di metafisica in Aristotele
Lezione 63: Aristotele. I significati e le categorie dell’essere

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Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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