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Venerdì 13 settembre alle 21:00 avrà luogo il secondo appuntamento di Aspettando il Festival, organizzato dal Comitato “Primavera dell’organo” in collaborazione al Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo”. Il concerto, presso la Chiesa Ipogea del Seminario Vescovile “Giovanni XIII” (Via Arena, 11), vedrà come protagonista il M° Alessandro Chiantoni, organista bergamasco.

Il programma presentato metterà in luce il rapporto che il romanticismo ha avuto con J. S. Bach. Questo legame, ufficializzato da Felix Mendelssohn grazie all’esecuzione della Matthäus Passion (Passione secondo Matteo)BWV 244 del 1829 al Berlino, è sempre stato forte e contibuì alla mitizzazione del grande Kantor di Lipsia che rimane immutata fino ad oggi. Questa tematica è stata indagata dal M° Chiantoni anche nel disco “Bach & Romanticism” pubblicato per per Da Vinci Publishing e premiato con 5 stelle dalla critica musicale (Rivista Musica di Zecchini Editore) nel giugno 2024. L’occasione è anche preziosa per ascoltare l’organo della Chiesa Ipogea del seminario di Bergamo, uno strumento dalle grandi qualità e che merita di essere ascoltato e valorizzato dopo lungo silenzio.

Alessandro Chiantoni, dopo aver studiato presso il conservatorio cittadino si esibisce regolarmente in Italia e all’estero tenendo concerti a Rouen (Normandia), Bergamo, Merano, Modena, Torino, Pesaro, Trento, Storo, Villasanta, Udine, Iseo, Roma, Conegliano, Padova. Nel 2021 risulta vincitore del primo premio “Rotary Club Bergamo Città Alta”. Incide per per l’etichetta “M&M Production”, “Da Vinci Publishing” e  “Classica dal vivo”. Organista in residenza dell’orchestra “Il cimento armonico” di Padova, esegue nel 2024 il concerto Op. 117 n.2 di Rheinberger e la Suite in sol di Respighi per organo e orchestra. Si perfeziona con Jean Guillou, Jean-Baptiste Monnot, Daniel Roth, Ben van Oosten, Olivier Latry, Ludger Lohmann, Sarah Kim, Francesco Finotti, Yanka Hekimova, Simone Vebber e Frédéric Desenclos. Si perfeziona poi nell’arte dell’improvvisazione con Stefano Rattini. Come compositore scrive opere per organo solo, ensembles da camera e si dedica alla trascrizione; i suoi interessi lo portano anche in ambito organario seguendo, come progettista, la costruzione di nuovi organi.

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