Biondi immobiliare

Nel calcio italiano professionistico ci sono state 2 squadre vincenti nel 2024: l’Inter e l’Atalanta. L’Inter ha vinto il Campionato, l’Atalanta ha vinto l’Europa League. Ma l’hanno fatto in modi completamente diversi – non tanto dal punto di vista del gioco espresso in campo bensì dal punto di vista amministrativo.

L’Inter è andata, come dire, a debito. Il suo proprietario dal 2016, Steven Zhang, ha speso (il calcolo lo ha fatto Marco Iaria su la Gazzetta dello Sport cartacea dello scorso 22 maggio) 1 miliardo di euro. Che non sempre ha posseduto, per cui ha dovuto chiedere prestiti per 418 milioni di euro, che rifinanziavano prestiti precedenti chiesti da Tohir e Moratti, i precedenti presidenti, e poi altri 250 milioni, che ha chiesto al fondo OakTree. Per quest’ultima operazione, Zhang ha dato in pegno le azioni della società, ma non è riuscito a restituirlo per cui il fondo è diventato proprietario del club al suo posto.

L’Atalanta ha fatto il contrario: negli stessi 8 anni ha sempre avuto conti in attivo (lo studio lo ha pubblicato Economia&risparmio, inserto economico de l’Eco di Bergamo cartaceo dello scorso 4 giugno).

In queste differenze di cifre e gestioni, un punto in comune le due società l’hanno avuto: l’allenatore Gianpiero Gasperini. Il quale nel 2011 fu assunto dall’Inter, dove durò pochissimo, soltanto 5 partite (la statistica è pubblicata online dalla Wikipedia al link: https://it.wikipedia.org/wiki/Gian_Piero_Gasperini) poi venne esonerato.

Nel 2016 fu assunto dall’Atalanta, dove ha ottenuto una serie di risultati rari nella storia di questa società: per 3 volte è arrivato 3° in Campionato, con 5 qualificazioni alla Champions League, 3 finali di Coppa Italia e, appunto, la vittoria nella Europa League.

Come se ci fosse una sorta di incompatibilità ambientale, ovvero culturale. C’è chi vince trofei se può allenare campioni affermati, comprati e pagati a peso d’oro.

E c’è chi invece i campioni se li crea, facendo maturare i ragazzi delle squadre giovanili, dando possibilità nuove a giocatori che in altre squadre avevano «deluso», e anche setacciando il mercato mondiale dei calciatori per ingaggiare quelli che costano meno rispetto a quelli sempre in prima pagina sui giornali.

Gasperini sembra un allenatore così. Dei calciatori super pagati è capace di fare a meno.

Quanto detto finora funziona se si ha a cuore la correttezza, magari la concretezza. C’è però il punto di vista dei tifosi. Gli anni di Zhang all’Inter hanno portato 7 trofei, tra cui 2 scudetti e 2 coppe Italia. Gli anni di Gasperini all’Atalanta hanno portato 1 sola coppa internazionale vinta più 3 finali italiane.

Ok, Zhang non c’è più. Per i tifosi conta poco.

About the Author

Guido Tedoldi

Nato nel 1965 nel milieu operaio della bassa Bergamasca. Ci sono stato fino ai 30 anni d’età, poi ho scelto di scrivere. Nel 2002 sono diventato giornalista iscritto all’Albo dei professionisti. Nel 2006 ho cominciato con i blog, che erano tra gli avamposti del futuro. Ci sono ancora. Venite.

View All Articles