Le elezioni si sono concluse con un risultato netto. Ha vinto la destra come era nei pronostici da tempo; e lo ha fatto con la trazione di Fratelli d’Italia che dopo aver passato anni all’opposizione è passata a riscutere alla cassa.
Analizzando nel dettaglio la geografia del voto ci poniamo una questione che riguarda un’Italia con due modi di pensare nettamente agli antipodi. Nella parte continentale del bel Paese permane un idea di politica basata sulla autosufficienza e un approccio liberista come concetto di vita. Nella parte meridionale, invece, il reddito di cittadinanza è diventato un vero e proprio status quo da difendere, una linea del Piave per la quale la bandiera del sussidio pubblico non deve mai essere ammainata.
Se prendiamo in considerazione anche le elezioni del 2018 vedrete che il quadro non cambia; o più precisamente vi è il travaso di voti che passa dalla Lega a Fratelli d’Italia ma per il resto le posizioni degli italiani restano ben piantate. Con la naturale decadenza del berlusconismo (la naturale casa dei moderati) negli ultimi anni il voto sembra essere diviso in due fazioni senza via di mezzo, ossia cicale e formiche. Non ne abbiano a male il Terzo Polo e il PD per questo tipo di analisi, ma pare che i cosiddetti liberali sia di destra che di sinistra stiano cedendo il passo a cosiddetto voto di pancia, figlio più che mai di questi tempi molto instabili a causa anche del contesto internazionale attuale.
L’impegno a cui dovrà adempiere il nuovo premier avrà del sovrumano per la mole di problematiche alle quali stiamo andando incontro. In sintesi per districarsi da questo caos che si preannuncia all’orizzonte ci auguriamo che la leader di Fratelli d’Italia riesca a rinnegare il famoso scritto di von Metternich contenuto in una nota inviata al conte Dietrichstein, per il quale l’Italia sarebbe solo un’espressione geografica, perché è anche il quadro emerso dalle ultime tornate elettorali.
Sfida assai interessante per un partito che richiama nel suo nome più di tutti alla coesione sociale.
Solo il tempo sarà giudice di tale questione.