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Mancano oramai pochissimi giorni al grande evento organizzato dai lavoratori dello spettacolo per denunciare in modo silenzioso ma massiccio la crisi che sta attraversando e minacciando seriamente l’industria della cultura in Italia, a seguito dello stop forzato (e non ancora concluso) dovuto all’epidemia da Coronavirus.

L’Italia, che ha aderito con #NoiFacciamoEventi e l’evento BIP – Bauli in Piazza, si è unita al movimento We Make Events, nato in Nord America a settembre, che riunisce tutta la filiera del settore. Solamente in Italia l'”allarme rosso” fa riferimento un’industria e un reparto produttivo che conta circa 570.ooo lavoratori, rimasti totalmente fermi negli ultimi mesi e abbandonati da chi avrebbe dovuto aiutarli.

L’appuntamento di BIP – Bauli in Piazza è stato fissato per sabato 10 ottobre, in Piazza Duomo a Milano: dalle ore 17 la piazza si trasformerà in una monumentale installazione di bauli, quei “flightcase” divenuti simbolo di questa mobilitazione internazionale, e che sono presenti in tutti quegli eventi che nel 2020 sono stati oramai completamente (o quasi cancellati). A fianco ad ogni baule sarà presente un operatore del settore, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza sanitaria previste in Italia.

Un appuntamento che non deve assolutamente passare inosservato perché anche quei molti che ancor oggi pensano che “non è tempo di divertirsi ma bisogna pensare a salvarci la pelle” si rendano conto che dietro a quelli che loro chiamano semplicemente “divertimento” c’è un intera industria che di quel loro momento di svago vive e mantiene famiglie. Un’industria che non è stata aiutata dal governo e che ora si trova al collasso.

Sembra assurdo che molti ancora non si siano resi conto che per ad ogni singolo evento, anche il più piccolo, siano coinvolte tantissime persone che vi lavorano e che rendono possibile ogni forma di intrattenimento: agenzie di promoter, aziende di servizi, autori, tecnici, fornitori di audio/video/luci, facchini, e tanti altri ancora senza i quali nessuno spettacolo prenderebbe vita.

Si tratterà di una manifestazione pacifica e ordinata, organizzata dai promotori nei minimi dettagli e soprattutto nel rispetto di ogni singola legge in materia di prevenzione al Covid, ma che coinvolgerà numerosi professionisti dello spettacolo, aziende del settore, lavoratori dipendenti e non del mondo degli spettacoli e degli eventi.

BIP è un’associazione culturale nata da poco e soprattutto senza scopo di lucro, alimentata solo dalla passione dei suoi aderenti e dalla consapevolezza che sia giunto il momento di farsi sentire. Lo scopo finale di questa manifestazione è di contribuire a costruire un tavolo di lavoro dove “NOI del mondo degli eventi possiamo sederci e aiutare il governo a scrivere regole funzionali ad una reale ed efficace ripartenza, alla sicurezza e al sostegno del comparto, non solo in termini di sostegno economico, ma strutturali” cosi come ha dichiarato il comitato promotore.

 

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