Atalanta che si presenta a Benevento con Mancini confermato in difesa e Gosens a centrocampo al posto dell infortunato Spinazzola. Locali, invece, che già sperimentano schemi e uomini per la serie B della prossima stagione. Subito Gomez al 15° che con un destro a girare impegna Puggioni. Il Benevento non sta a guardare e Diabaté, lanciato da Viola, prova a sorprendere Berisha con un pallonetto che finisce in tribuna. Al 25° Petagna, col solito lavoro sporco, serve di sponda l’inserimento di Cristante in area sul quale esce il portiere locale, ma il mediano nerazzurro riesce a servire al centro l’accorrente Freuler che col tap, in a porta vuota, insacca lo 0-1. Ci prova Brignola al 35° con un’altitudine serpentina su Mancini e Hateboer: serve un assist a Diabaté che però non è veloce nel capire la dinamica e l’azione sfuma. Gran caldo e ritmi bassi a centrocampo dove però De Roon e Freuler non fanno toccare palla a Viola e Del Pinto. Primo tempo in archivio.
Gasperini nella ripresa nserisce subito Castagne e Barrow per Mancini e Petagna a dar respiro ad una manovra un po’ rigida. E subito il giovane gambiano a mettere la partita in ghiaccio. Infatti, Viola perde palla a centrocampo De Roon è lesto a vedere il movimento del centravanti della primavera atalantina che di destro e di prima fa partire il destro che batte, per la seconda volta, Puggioni. Partita che non dice più molto. Benevento senza motivazioni e ospiti con i tre punti nel sacco che però fanno in tempo a sbagliare il terzo rigore su otto della stagione con De Roon che spedisce alto. Accademia per i nerazzurri con Gomez che al 22° si beve mezza difesa locale in dribbling e col destro batte un Puggioni ormai rassegnato. Nel finale altre occasioni fioccano per gli ospiti con un Benevento ormai già in doccia: prima Barrow troppo egoista conclude malamente al posto di servire due compagni liberissimi, poi De Roon spara alto di poco un destro a cui si poteva chiedere di più. Finisce così: 0-3. Locali con la testa al prossimo campionato di B, ospiti che grazie ai risultati di Milan e Fiorentina sono in zona Europa. Sognare non costa nulla anche se il fiato della rosa di Gasperini sembra essere un po’ a corto.