Le donne non si toccano nemmeno con fiore. Ma se una donna strappa una mimosa la faccenda è diversa.
Soprattutto se entra in una proprietà privata e prende a vandalizzare una bellissima pianta di mimosa in fiore. Ora, non si sa se si tratti di uomo o donna. Fatto sta che venerdì sera, intorno alle 20, un individuo è entrato in una proprietà privata di via Legionari di Polonia, una trasversale di via Broseta, e, armato di forbici, abbia fatto incetta di rami di mimosa.
Quando nel condominio si sono accorti della sottrazione floreale il dispiacere è stato grande poichè la pianta aveva i suoi anni e quando, in occasione dell’8 Marzo, si riempie di polloni gialli e fragranti è uno spettacolo per condomini e passanti dentro una cornice per nulla bucolica di cemento.
La rabbia potè più dell’orgoglio e un condomino, amareggiato dall’accaduto, ha pensato bene di lanciare un avvertimento sotto forma di foglio A4 con caratteri grandi e contenuto inequivocabile. “I fiori non si rubano, si chiedono. Se vedo le signore a farlo gli taglio le mani mentre ai signori gli taglio… e basta!!!!“.
A fianco un altro ammonimento un po’ più elaborato: “Voglio avvisare quello str… (so che è inelegante dire questa parola ma se la merita tutta) che è entrato venerdì 26 febbraio alle ore 20, all’interno di una proprietà privata, già munito di forbici per rubare i fiori della mimosa, di astenersi dal ripeterlo. Non è una minaccia, è un avvertimento“.
Gli avvisi ci sono. Le minose pure. Ma ormai trascorso l’8 marzo il rischio di tagli corporei per un fiore rubato per l’amata non vale certo la candela. Non vorremmo che accadesse come nella canzone di Fabrizio De Andrè dove si racconta di un uomo impiccato con una corda d’oro per aver rubato sei cervi nel parco del re. Qui, in via Legionari di Polonia, sono solo un po’ di rami di mimosa. Però, mai dire mai. Mala tempora currunt. (Bruno Silini)
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