E’ stata inaugurata oggi pomeriggio la Social Domus, la nuova casa dei Servizi sociali di Bergamo che ora hanno sede nell’area dell’ex Ospedali Riuniti in piazzetta Marcovigi (all’altezza di via XXIV Maggio 30).
Il lavoro che ha portato all’inaugurazione di oggi è iniziato formalmente con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma da parte del Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo, Regione Lombardia, Cassa Depositi e Prestiti, Agenzia del Demanio e ASST Papa Giovanni XXIII: alla firma del 2016 è seguito un iter il più possibile accelerato, che ha portato a completare il piano di riqualificazione di tutta l’area in meno di 5 anni.
Son stati consegnati al Comune di Bergamo nuovi spazi per l’Assessorato alle Politiche Sociali e per il Polo Civico di quartiere. Il cantiere nel padiglione dell’ex Anatomia si è concluso nel 2022: oltre 2100 metri quadrati tutti di interesse pubblico, con ingresso diretto da via XXIV maggio e annessa pista ciclabile.
Circa 1300 metri quadrati son stati destinati al nuovo Assessorato, che erano in via San Lazzaro in un immobile che il Comune di Bergamo ha inserito nel piano delle alienazioni.
Gli altri circa 750 mq sono invece tutti a beneficio dei quartieri di Santa Lucia e Loreto, che son collegati tra l’altro grazie alla pista ciclabile di 600 metri di lunghezza che si snoda da Largo Barozzi a piazza Risorgimento. Quella della realizzazione di un grande centro polifunzionale pubblico era una delle principali richieste espresse dai cittadini intervenuti in occasione del lungo percorso di partecipazione sulla riqualificazione dell’area.
Gli uffici, i servizi e le associazioni
Al piano terra sono localizzati i servizi aperti al pubblico: sportello idoneità abitativa (martedì e giovedì dalle 9 alle 11); sportello prossimità (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 10.30); sportello informativo e di orientamento per cittadini migranti (lunedì dalle 14 alle 17 e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17); (sportello del segretariato sociale e ai servizi sociali decentrati (S. Lucia) – lunedì e venerdì dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 14 alle 17
Al primo e secondo piano sono localizzati i servizi in favore dei disabili, servizi a favore di minori anziani adulti e famiglie, gli uffici programmazione dei servizi, l’ufficio di Piano, accesso ai servizi, oltre agli uffici amministrativi dei servizi sociali e alla segreteria dell’Assessorato.
Inoltre, al piano terra, è presente l’Associazione Aiuto Donna – Uscire dalla Violenza Onlus, partner della rete istituzionale antiviolenza degli Ambiti di Bergamo e Dalmine; e, al piano seminterrato è presente l’ASST Papa Giovanni XXIII con l’ambulatorio dell’infermiere di famiglia e comunità che verrà avviato nei prossimi giorni.
Al piano seminterrato gli spazi sono oggetto di una convenzione per la cogestione di attività di utilità sociale e di interesse pubblico a carattere di quartiere, promossa dal Servizio Reti Sociali con una serie di associazioni.
In particolare: Associazione Managernoprofit ODV, Associazione Qu x Qu, Associazione Genitori Savoia, ASD San Paolo in Bianco, Associazione Diamo i numeri, Associazione Atena APS, Il Comitato di Quartiere Loreto, Comitato Santa Lucia, Associazione Culturale Esserci APS, Associazione TrapassatoFuturo APS
Il concorso per scegliere il nome
In considerazione della vocazione sociale e comunitaria dell’immobile, nel luglio 2022 l’Amministrazione ha scelto di coinvolgere i cittadini e le associazioni di Bergamo nella scelta della denominazione della nuova sede dei Servizi sociali attraverso un concorso di idee.
Ben 122 le proposte pervenute nella prima tornata di concorso, su cui la Commissione Toponomastica del Comune è stata chiamata a esprimere la propria valutazione e a selezionare i nomi più significativi da riproporre alla votazione dei cittadini. Tra i tre nomi finalisti (Zerocento I Care e Social Domus) i cittadini hanno scelto Social Domus.
La cerimonia di inaugurazione
La cerimonia ha visto l’intervento del Sindaco Giorgio Gori e dell’Assessora alle Politiche sociali Marcella Messina, e la partecipazione del Coro “Intelletto d’amore”, un gruppo di costituito da 30 elementi di cui 15 con diverse disabilità, che hanno eseguito brani armonizzati a quattro voci dal Maestro Gabriella Mazza accompagnati al pianoforte dal Maestro Fabio Piazzalunga, e di Tiziano Manzini di Pandemonium Teatro che ha offerto pubblico una lettura sul tema della cura.
I diversi interventi sono stati accompagnati dalla traduzione nella lingua dei segni, a cura di Elisa Pellegrini.
Per l’occasione, nella nuova sala civica, è stato proiettato il video racconto dei Servizi sociali realizzato da Quid Life e, al primo piano, è stata allestita una Stanza Snoezelen, un progetto offertodall’Associazione DinAmico OdV nato come risposta per i bambini con grave disabilità e problemi psichiatrici ma che si rivela intressante per chiunque. Un ambiente appositamente attrezzato con luci, musica, aromi, materiali e stimolazioni sensoriali, che favorisce il benessere, l’apprendimento esperienziale e nuove modalità di approccio alle relazioni tra persone, con il tempo e con lo spazio.
Le dichiarazioni
“Con l’inaugurazione della Social Domus si conclude un’altra fase del grande cantiere pubblico legato alla trasformazione degli ex Ospedali Riuniti, ora Accademia della Guardia di Finanza, – commenta il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – un intervento di scala cittadina che ha generato quasi 5 milioni di euro di opere pubbliche che hanno consentito di migliorare il quartiere, da Largo Barozzi a piazzetta Santa Lucia, da via Statuto al padiglione ex anatomia. Non credo sfugga a nessuno il valore simbolico della nuova vita di questo edificio: qui dove c’erano il reparto di anatomia patologica degli Ospedali Riuniti, e la camera mortuaria, da oggi prendono casa i servizi del Comune che più direttamente contribuiscono alla vita delle persone, a partire dalle più fragili, oltre al polo civico che si pone baricentrico rispetto a tre diversi quartieri, Santa Lucia, San Paolo e Loreto. La Social domus segna nei suoi contenuti un’importante evoluzione dei servizi sociali del Comune di Bergamo verso quel welfare di comunità a cui l’Amministrazione lavora con impegno e che rappresenta l’obiettivo principale verso cui tendere le Politiche sociali del Comune di Bergamo, nel tentativo di intercettare al meglio i bisogni dei nostri concittadini, soprattutto delle fasce più fragili”. Il Sindaco Giorgio Gori
“La Social Domus è un luogo completamente nuovo, bello, accogliente, funzionale che ci consente con ancora più entusiasmo di garantire continuità rispetto al lavoro svolto fino ad oggi in termini di servizi alle persone – le famiglie, gli adulti con fragilità sociali, i minori, le persone con disabilità – a cui da sempre ci rivolgiamo e a cui con passione ci dedichiamo.
La Social Domus vuole anche segnare però in maniera altrettanto marcata una discontinuità rispetto al vissuto di questi ultimi anni che hanno visto tutti noi dei servizi sociali fortemente esposti, in prima linea, dapprima di fronte all’emergenza sanitaria, poi di fronte a quella sociale derivante dalla sanitaria.
L’emergenza Covid è stata un’esperienza umana e professionale estremamente difficile, forte ma anche sfidante perché ha fatto emergere nuove fragilità sociali che hanno richiesto nuovi approcci e nuove visioni capaci di superare, oltre l’immediato, la logica del sussidio e di costruire con ancora maggiore determinazione un modello operativo davvero diverso.
La social domus rappresenta quindi l’esito anche di questa storia, di un’evoluzione dei servizi sociali e del nuovo welfare di comunità a cui stiamo lavorando intensamente.
La Social Domus è quindi un segno di rinascita, cuore di un sistema innovativo, nuova sede decentrata dei servizi in particolare per i quartieri di Santa Lucia, Loreto, San Paolo ma soprattutto una casa che accoglie i cittadini a cui abbiamo affidato il compito di sceglierne anche il nome perché fosse sentita ancora più loro.” Marcella Messina, Assessora ai Politiche sociali
L’Open Day
Sabato 11 marzo, la Social Domus si apre alla comunità con un Open Day, dalle 10.00 alle 17.00, durante il quale è prevista una serie di appuntamenti.
In particolare, questo è il programma
– Ore 10.00
“Biblioteca a casa tua” e “Due mani in più”: i ragazzi raccontano le loro esperienze
A cura dell’ASD San Paolo in Bianco
– Ore 12.00
Infermiere di Famiglia e di Comunità
Presentazione del nuovo ambulatorio presso la Social Domus. A cura dell’ASST Papa Giovanni XXIII
– Ore 12.30
Arte contro l’HIV
Presentazione dell’iniziativa del murales, promossa da Gilead Sciences, e di Bergamo Fast-track City. A cura della Rete di Bergamo Fast-track city
– Ore 15.00
Vi presento i CTE
I Centri per Tutte le Età della città presentano le loro attività. A cura dei CTE
– Ore 16.00
Vi racconto una storia
Letture per bambini dai 4 agli 8 anni. A cura del Sistema Bibliotecario Urbano
Inoltre, nel visitare la struttura, sarà possibile vedere il video realizzato in esposizione le immagini di iniziative speciali realizzate dai Servizi sociali in collaborazione con diversi soggetti del territorio.
In particolare,
– 2020 Mostra fotografica realizzata per il Decennale della fondazione di Casa Mater, progetto di Housing sociale al femminile, dalla cooperativa Ruah in collaborazione con il Comune di Bergamo. Una decina di pannelli fotografici, dedicati ai progetti portati avanti insieme a Mater e alle storie delle ospiti beneficiarie, dell’equipe educativa, dei custodi, della rete di amici sostenitori volontari e dell’Amministrazione Comunale
– Mostra fotografica «Io desidero» promossa da Caritas diocesana a dicembre 2022 sul tema del desiderio, a partire dai sogni degli uomini e delle donne con fragilità che incontra nei suoi servizi e che spesso vengono ignorati perché non hanno possibilità di essere espressi o soddisfatti, e raccontarli rappresenta un modo per darne riconoscimento e dignità.
– Mostra fotografica “Con le mani. Con l’anima” che ritrae, negli scatti del fotografo Alessandro Villa,alcuni ragazzi disabili durante la quotidianità delle loro diverse esperienze di inserimento e integrazione nelle associazioni, nelle cooperative e nelle scuole del territorio bergamasco.
– L’opera “Linfa madre” realizzata dal SAI – Sistema Accoglienza e Integrazione Bergamo Comune di Bergamo, che si è aggiudicata il primo premio al concorso “Dire, fare, parlare…la tua lingua madre vale!” promosso da SAI Valcavallina