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Migliaia di persone e tante altre hanno fatto ala lungo tutto il percorso della processione che si è svolta lungo Borgo Santa Caterina raggiungendo il piazzale antistante l’Accademia Carrara per poi tornare davanti al Santuario dove il Vescovo di Bergamo Mons. Francesco Beschi ha concluso, nel pomeriggio, le funzioni religiose del 422° anniversario dall’apparizione della Madonna Addolorata.

Alla processione erano presenti le massime autorità: dalla Sindaca Carnevali, alcuni Assessori, il vice Presidente della Provincia, la Sindaca di Pedrengo, una delegazione dell’Arma dei Carabinieri, della Protezione Civile e dell’Associazione Carabinieri in Congedo e di altre Associazioni locali. Il Vescovo ha concluso la processione implorando dalla Madonna il dono della Pace per tutte le zone colpite dalla guerra. ha chiesto la benedizione di Maria sui tanti problemi che vive Bergamo e l’Italia intera.

Il prevosto di Borgo Santa Caterina ha riassunto, prima della Messa, la storia del Santuario e dell’evento prodigioso che affonda le radici nel lontano 1602 quando a mezzogiorno del 18 agosto una stella illuminò con tre raggi l’affresco della Madonna Addolorata dipinto nel 1597 da Giovanni Giacomo Anselmi sul muro di una casa presso il ponte detto della Stongarda. Quei raggi riportarono l’effigie, in alcune parti assai logorata, alla bellezza originaria. Di quel prodigio e di altri avvenuti in quei giorni fu testimone una folla numerosa.

L’affresco è da quattro secoli venerato nell’altare maggiore del Santuario. L’11 luglio 1603 l’allora vescovo di Bergamo Mons. Giovan Battista Milani benediceva la prima pietra del Santuario, aperto al culto nel gennaio del 1605. Nel 1606 venne scolpito il gruppo ligneo dell’Addolorata sul modello del dipinto miracoloso. Il 24 dicembre 1614 venne benedetta dal vescovo Giovanni Emo la colonna votiva sormontata dalla statua marmorea dell’Addolorata, posta all’ingresso del sagrato del Santuario. In origine la colonna era nel centro della via, poi per questioni di viabilità su traslata nell’attuale posizione. E’ opera di Antonio Abbati. Nel 1615, in adempimento a un voto, gli abitanti di Pedrengo eressero l’altare della Madonna di Loreto nel transetto sinistro della Chiesa e ancora oggi l’Amministrazione Comunale di Pedrengo partecipa alla processione in ricordo di un voto fatto alla Vergine perché il paese venisse liberato dalla peste