Se non fosse stato pronto a tuffarsi probabilmente anche la figlia di Angelo Belluscio sarebbe affogata nell’Adda (come invece è stato per il padre nel disperato tentativo di salvarla) sabato pomeriggio al confine tra Cornate e l’Isola.
Invece il camionista rumeno con la passione per la pesca Ursut Sorin (residente a Cornate) ha avuto il coraggio di tuffarsi è di salvare la piccola. Sulla testata merateonline.it ha raccontato l’episodio. Quando Belluscio ha avuto consapevolezza di non poter portare la figlia a riva, prima che il fiume l’inghiottisse, l’ha spinta verso Ursut affinchè l’afferrasse.
“Stavo pescando insieme ad un amico – ha raccontato alla giornalista Viviana De Vittorio – quando ho sentito delle grida. In un primo momento onestamente ho pensato che stessero scherzando. Poi però il tono della bambina è cambiato, ha detto qualcosa come “tirami fuori”. Il padre si è gettato subito dentro. C’erano altre persone, mi sono guardato attorno per pochi secondi, ho visto quell’uomo che lottava con la corrente. Poi non so cosa, mi sono sentito spinto a lanciarmi in acqua. Non ci ho pensato perché lo so benissimo quanto sia pericoloso il fiume. Il papà ha spinto la sua bambina verso di me, mi ha incoraggiato a tenerla stretta. Lo guardavo negli occhi, ero sinceramente convinto che ce la stesse facendo visto che era a non più di tre metri dall’altra riva. Poi all’improvviso è scomparso, risucchiato sul fondo probabilmente da una corrente ancora più forte. Non l’ho più visto“.