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Con l’ultimo Dpcm chiunque si mette in viaggio verso l’Italia dovrà per forza essere risultato negativo ad un tampone che certifichi la non-infezione da coronavirus. Un obbligo che ferma quindi le attività dei punti tampone istituiti da questa estate fuori dagli aeroporti di Orio al Serio, Linate e Malpensa.

Per poter prendere un aereo dunque servirà o un tampone negativo o in alternativa si dovrà effettuare una quarantena di due settimane una volta atterrati in Italia: una strategia inserita nell’ultimo Dpcm, diversa da quella adottata sino ad oggi, che vuole contrastare il contagio di chi entra (o rientra) nel nostro paese a bordo di un’aereo.

La scelta spetta dunque a chi si metterà in viaggio: presentarsi con un l’esito di un tampone negativo all’aeroporto o accettare di fare una quarantena di quindici giorni una volta sbarcati in Italia? Si tratta di una nuova regola che come lo stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha specificato, ha il compito di scoraggiare gli spostamenti all’estero e dall’estero, correndo ora il rischio o di non partire (in caso di tampone positivo) o di rimanere chiusi in casa una volta atterrati.

Ats Bergamo ha quindi reso noto che “non sarà più possibile eseguire i tamponi presso la tendo-struttura”, che non verrà comunque smantellata dato che potrebbe essere riattivata dopo le festività natalizie. Questa la precisazione a riguardo di Carlo Alberto Tersalvi, direttore sanitario dell’Ats:

“Il Dpcm obbliga i viaggiatori ad eseguire un tampone nel Paese di provenienza che certifichi la loro negatività o, in alternativa, una quarantena fiduciaria di quattordici giorni all’ingresso sul territorio Italiano. Ringrazio il Gruppo San Donato, il presidente di Sacbo e i suoi collaboratori, il dottor Caruso, Usmaf, il servizio sanitario aeroportuale, e il gruppo Ana per la disponibilità, l’impegno e l’ottimo lavoro svolto al servizio dei cittadini, non solo bergamaschi, che sono transitati dallo scalo di Orio al Serio”.