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L’intervista al candidato sindaco Andrea Adorna (28 anni, collaboratore di uno studio notarile) in campo per le elezioni amministrative 2019 ad Arcene con la lista civica “CambiARCENE“.



Perché ha scelto di candidarsi alla carica di Sindaco?
Dopo anni di volontariato all’interno della Comunità, ho sentito forte il desiderio di mettermi a disposizione del mio Paese. Unendo varie personalità, accomunate dalla volontà di dare un contributo sincero, ho dato vita ad una lista civica con lo scopo di dare una possibilità di cambiamento alla guida di Arcene.

Un giudizio sull’attuale Amministrazione in questi cinque anni.
In tutta onestà, criticare il lavoro altrui non rispecchia la mia persona. Durante il quinquennio abbiamo mostrato perplessità riguardo alcune loro proposte, ma non sono certo mancate occasioni in cui ne abbiamo sostenuto le iniziative.

Quale sarà la sua azione amministrazione in caso di vittoria?
Ritengo che il fondamento di una Comunità sia il dialogo diretto con le realtà che la compongono, ascoltandone le esigenze e cercando soluzioni concrete. Necessario sarà dare vita ad un tavolo di collaborazione con le diverse associazioni sportive al fine di arricchire l’offerta sportiva a disposizione del Paese, intervenendo anche sulla struttura del centro sportivo. Inoltre, ci impegneremo nell’organizzazione di eventi e manifestazioni, al fine di rivitalizzare il centro del Paese.

Tre doti che ritieni di possedere per amministrare nel modo migliore.
Altruismo, generosità e umiltà.

Cosa manca al Paese che Lei si impegnerà, se eletto, a concretizzare?
Arcene ha spazi invidiabili che vengono però poco sfruttati. È quindi nostra intenzione creare eventi in collaborazione con le Associazioni già radicate sul territorio, con l’obiettivo di valorizzarli e renderli centro di attrazione per i cittadini arcenesi e non solo.
Sono inoltre necessari interventi strategici in tema di sicurezza e di attenzione ai bisogni dei cittadini, dai piccoli agli anziani.

C’è un ruolo strategico che il Paese potrebbe occupare nel contesto della nostra provincia?
La vicinanza dell’Autostrada Brebemi potrebbe costituire un incentivo per lo sviluppo delle attività artigiane del Paese.

Come descriverebbe ad un estraneo il Paese per il quale si candida?
Arcene è una realtà della bassa bergamasca, quindi circondata dalle tipiche colture di granoturco e frumento. Il centro storico si compone di edifici civili, legati alla sua origine contadina, nonché religiosi; tra questi ultimi si annoverano la Chiesa Parrocchiale, risalente al XVIII secolo, e il Santuario della Madonna delle Lacrime, innalzato in memoria della lacrimazione di un dipinto, avvenuta il 5 aprile di 155 anni fa.

Qual è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
I vincoli di bilancio sono sicuramente un limite non sottovalutabile per un’Amministrazione.

Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del suo territorio?
Per offrire un aiuto a coloro che si trovano in situazioni critiche, la stretta collaborazione con gli organismi preposti sarà ovviamente di vitale importanza. Sarà inoltre nostra premura attuare una politica sociale basata sulla cultura della prevenzione grazie al coinvolgimento delle associazioni di volontariato, quali cardini per il sostegno alle persone in difficoltà.

Il suo politico di riferimento e perché?
Sono diversi i leader di oggi e di ieri, il cui operato è stato per me una fonte di ispirazione e ammirazione.

A un indeciso in cabina elettorale, cosa gli direbbe per farsi votare?
Semplicemente… ”Il tuo voto per cambiare Arcene”.

Candidati Consiglieri: Poletti Vladimiro, Antoldi Luigi, Invernizzi Fiorino, Baldi Luca, Orlandi Andrea, Tresoldi Alessandro, Pansera Alessandro, Falconi Pierina, Monzani Marzia, Scotti Michele.

Tutti i sindaci intervistati da socialbg.it




I candidati non ancora contattati che avrebbero piacere ad una intervista senza tagli o interpretazioni possono mandare un messaggio alla pagina facebook socialbg. Grazie

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