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L’intervista al candidato sindaco Angela Schiavi (classe 1976, architetto libero professionista) in campo per le elezioni amministrative 2019 a Onore con la lista civica ““Con Onore”.



Perché ha scelto di ricandidarsi alla carica di sindaco?
Ho scelto di ricandidarmi Sindaco principalmente per portare a termine e raccogliere i frutti del lavoro svolto in questi cinque anni, spinta dall’amore per il mio paese e dalla derivante voglia di mettermi a disposizione per esso.

Di cosa va fiera di questi cinque anni trascorsi ad amministrare il paese?
Vado fiera del gruppo che ha lavorato con me con passione e trasparenza. Vado fiera dell’integrità mantenuta e della perseveranza perseguita in alcune situazioni. Vado fiera del rapporto che ho instaurato con molte persone che hanno collaborato con noi in questi anni.

Quale sarà la sua azione amministrativa in caso di vittoria?
Continueremo la linea amministrativa impostata e porteremo a termine molti obiettivi che hanno richiesto più tempo del previsto. Lavoreremo a dei progetti mirati dedicati in particolar modo alla persona, al rilancio turistico e alla manutenzione di aree che necessitano di interventi di rinnovamento.

Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
Diplomazia. Passione. Progettualità.

C’è un ruolo strategico che il paese per il quale si candida potrebbe occupare nel contesto della nostra provincia?
“Ruolo strategico” è un’accezione di grande responsabilità… Senza dubbio è un Comune di elevata potenzialità turistica soprattutto sul piano ambientale, che nell’ambito provinciale potrebbe assumere una valenza di rilievo notevole.

Come descriverebbe ad un estraneo il suo paese?
Una piccola perla incastonata nelle Orobie. Poche parole che rendono l’idea.

Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
Da un Sindaco oggi ci si aspetta un’enorme competenza in tutti gli ambiti, e gli argomenti da seguire e trattare attualmente sono davvero tanti. Nei piccoli comuni il Sindaco si pone in prima persona in tutte le questioni e questo comporta la necessità di sviluppare le proprie capacità a 360°. Credo che questa sia la maggiore difficoltà cui si debba far fronte.

Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del suo territorio?
Il nostro programma prevede l’attenzione alla persona, alla famiglia e in particolar modo alle categorie più sensibili. Come abbiamo fatto in questi cinque anni, continueremo ad attuare politiche di riguardo per le situazioni di marginalità o di disagio sociale, cercando di supportarle e se possibile di risolverle. Previsti investimenti specifici a infrastrutture a favore delle categorie più deboli.

Il suo politico di riferimento (anche passato) e perchè?
Alcide De Gasperi, per la lungimiranza delle sue idee relative all’Europa dei popoli come identità culturale e come mutuo soccorso tra le nazioni.

A un indeciso in cabina elettorale cosa gli direbbe per farsi votare?
Direi due cose fondamentali: 1) Si diventa professionisti nel proprio lavoro grazie all’esperienza acquisita nel tempo. 2) Nel primo mandato amministrativo si lavora la terra e si inizia la semina, nel secondo mandato si raccolgono i frutti. Interrompere il ciclo produttivo rischia di vanificare gli sforzi.


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