L’intervista al candidato sindaco Caterina Vitali (37 anni, docente di Scienze Naturali al Liceo Linguistico G. Falcone di Bergamo) in campo per le elezioni amministrative 2019 a Ciserano con la lista civica “Solidarietà e Progresso per Ciserano“.
Perché ha scelto di candidarsi alla carica di sindaco?
Credo in Ciserano come Paese dalle grandi risorse e mi sono resa conto già 10 anni fa che il modo migliore per contribuire alla sua crescita fosse quello di mettermi in gioco in prima persona. Da Amministratore provo un forte orgoglio nel rappresentare i cittadini e un’enorme soddisfazione ogni qualvolta si giunge alla conclusione di un nuovo progetto che apporta miglioramenti concreti sulla vivibilità di Ciserano. Amministrare significa essere sempre pronti ad ascoltare e raccogliere le istanze che il cittadino e il territorio porta, prendendo decisioni a tutela e vantaggio dell’intera popolazione, al di là degli interessi del singolo. Ora, candidandomi come Sindaco, voglio proseguire la strada intrapresa in amministrazione mettendo la mia passione al servizio della collettività per continuare a migliorare Ciserano, con l’ambizione di renderlo sempre più bello e a misura di cittadino: un Paese di cui essere fieri.
Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
Da sempre colleghi e collaboratori mi descrivono come una donna risoluta, dalla spiccata razionalità e perseveranza: del resto la formazione scientifica e il passato professionale nel mondo della ricerca mi hanno abituato ad analizzare i fatti per trovare una soluzione senza arrendersi mai di fronte alle criticità, ma guardando sempre avanti verso nuove opportunità. Ritengo poi di essere dotata di una naturale tendenza a coordinare e a lavorare in squadra, mettendo da parte i personalismi e valorizzando il lavoro di rete, certamente più faticoso ma solido, perché frutto dell’esperienza e del contributo di tante teste. Nessun grande progetto nasce da una mente sola. La terza dote che è certamente l’umanità: il motto che ho scelto per la mia campagna elettorale, “La persona al centro” ben rappresenta ciò che intendo, cioè l’impegno e la naturale predisposizione all’ascolto e al rispetto verso tutte le persone che incontrerò.
Di cosa va fiera d’aver realizzato in questi cinque anni di assessore ai Servizi alla Persona?
Ci sono alcuni progetti sociali che sono stati attivati grazie al prezioso lavoro di rete e sono oggi fiori all’occhiello per Ciserano. Un progetto che mi riempie di orgoglio è l’avvio della prima esperienza di autonomia abitativa per disabili, che dà dignità alla persona con disabilità e risposte concrete alle famiglie. Un altro grande risultato è il Progetto Giovani, che sta crescendo di mese in mese con nuove proposte per i ragazzi. Proprio in questi giorni è stato ufficialmente inaugurato lo Spazio Giovani “Fuori Campo”, che ci impegniamo ad ampliare nel futuro reperendo nuovi spazi. Questi sono solo due degli interventi attivati nell’ambito della “Rete Città Sane”, ambizioso progetto in cui abbiamo fortemente creduto, perché si pone l’obiettivo di creare politiche di welfare (benessere) di comunità che migliorano la qualità della vita dei cittadini: il nostro impegno ci ha permesso di essere premiati dall’Ats di Bergamo come “Comune che promuove la salute” grazie alle sue politiche ambientali, urbanistiche, culturali e sociali: risultato che mi riempie di orgoglio.
Cosa manca a Ciserano che lei si impegnerà, se eletta, a concretizzare?
Stiamo ancora lavorando al programma elettorale, ma abbiamo già identificato le nostre priorità: sviluppo, ambiente, istruzione e qualità della vita. La prima è intrecciata con il rilancio dell’area di Zingonia, che porterà a ricadute positive per tutta Ciserano. Rispetto alle tematiche ambientali, vogliamo continuare a investire sul verde e sulla mobilità dolce: a Ciserano abbiamo diverse piste ciclopedonali e ci impegneremo a realizzarne di nuove raccordandole con le esistenti per creare dei veri e propri corridoi ciclabili tra le diverse zone del Paese e verso i Paesi limitrofi. Inoltre, metteremo mano ai tratti stradali più critici per aumentarne la sicurezza per ciclisti e pedoni. Vorremmo poi ricavare nuovi spazi associativi, ricreativi e sportivi per soddisfare i bisogni della popolazione e delle associazioni, sia nel centro del Paese che riqualificando l’area delle Cave. Abbiamo anche pensato a interventi a favore dell’ulteriore miglioramento dell’offerta scolastica, già fiore all’occhiello della nostra passata azione amministrativa, mentre nell’area dei Servizi alla Persona puntiamo ad attivare nuovi servizi per i bisogni crescenti dei più anziani e per le necessità di risposte da parte dei ragazzi con disabilità.
Il quartiere di Zingonia dopo l’abbattimento delle torri. Quale futuro intravede?
L’area di Zingonia e tutta Ciserano riacquisterà valore dalla riqualificazione. La mia sfida sarà di adoperarmi al massimo, con tutta l’Amministrazione, per accompagnare il processo di ricostruzione dell’area delle Torri, favorendo l’insediamento delle nuove realtà che si aggiudicheranno l’area. Farò in modo che questo evento di portata straordinaria per il nostro territorio possa fare da volano per il rilancio dell’intero territorio e delle attività produttive, creando un tavolo di lavoro con gli altri comuni, le istituzioni sovracomunali e gli industriali per una pianificazione condivisa degli assi di sviluppo futuri dell’area. Grazie al rilancio dell’area produttiva, Ciserano potrà godere di nuovi posti di lavoro e benessere.
Vogliamo anche portare nell’area di Zingonia poli di istruzione superiore come scuole e università, per creare un sistema di “istruzione-formazione aziendale” a filiera corta, funzionale alle esigenze dell’industria moderna.
Come descriverebbe ad un estraneo il paese per il quale si candida?
Presenterei Ciserano come una realtà piccola, ma ricca di servizi per i cittadini e caratterizzata da un vivace tessuto sociale e associativo; racconterei di come Ciserano in questi ultimi anni abbia in parte sofferto di una immeritata immagine pubblica non positiva, a causa del degrado delle Torri, ma che ora grazie alla riqualificazione di Zingonia godrà finalmente del cambio di immagine che si merita. Ciserano è una realtà straordinaria grazie alle persone che la vivono ed è per loro che desidero lavorare ogni giorno con passione e determinazione per i prossimi cinque anni.
Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
Il tema principale che vincola le scelte di un amministratore sono i limiti imposti dalle regole del bilancio comunale, che negli anni hanno limitato fortemente i margini di manovra di un sindaco e della sua amministrazione. Il calo nei trasferimenti statali ai comuni, ridotti ormai a una percentuale minima sul totale delle entrate, ha comportato tagli nelle spese che ormai si sono fossilizzati, penalizzando in particolare i comuni più parsimoniosi e virtuosi, come il nostro. Non è facile, dunque, coniugare le necessità di bilancio con il desiderio di investire per il proprio Paese, così come non è semplice far comprendere ai cittadini perché, a causa di questi dati così tecnici, non si è liberi di agire come si vorrebbe. Per questo sarà importante instaurare fin da subito un rapporto di fiducia e collaborazione con i miei cittadini.
Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale?
Negli ultimi cinque anni abbiamo fatto molto per la gestione delle situazioni di povertà e marginalità. Abbiamo avviato uno sportello sociale per accompagnare i cittadini verso l’attivazione delle misure di sostegno al reddito come il Reddito di Inclusione e altre forme di aiuto economico. Nel corso del 2019 sarà inserita anche un’ulteriore figura di assistente sociale sovracomunale, che aiuterà nella gestione delle situazioni di fragilità non solo economica, ma anche familiare e sociale, perché purtroppo, come avviene per le malattie, anche il disagio sociale grave ha spesso una componente multidimensionale e non è risolvibile solo con un aiuto economico. Nel prossimo mandato vogliamo quindi rafforzare questo servizio di sportello sociale, ampliandone i servizi e introducendo ad esempio quello dell’accompagnamento alla ricerca di nuovi alloggi in caso di sfratti o dell’aiuto nella compilazione dei curriculum vitae.
Il suo politico di riferimento (anche passato) e perché?
In linea generale, mi sento più un’amministratrice che una politica e preferisco occuparmi degli aspetti più concreti della politica locale. Ciò premesso, ritengo che il compianto ex Presidente della Repubblica e Senatore a vita Carlo Azeglio Ciampi abbia incarnato il simbolo più alto dello Stato negli anni della mia giovinezza, corrispondenti ai miei primi anni di interesse verso la politica. Uomo non legato ad alcun partito, come Presidente del Consiglio prima e come presidente della Repubblica successivamente ha avvicinato molti cittadini alle Istituzioni, accrescendo quel senso di appartenenza allo Stato Italiano che io provo con forza e orgoglio. Grazie a lui, ad esempio, fu ripristinata la Festa della Repubblica che si celebra il 2 giugno.
A un indeciso in cabina elettorale cosa gli suggerirebbe per farsi votare?
Direi a quel Cittadino che con il suo voto ha l’occasione di portare per la prima volta alla guida di Ciserano una donna orgogliosa di impegnarsi ad essere il Sindaco di tutti i Ciseranesi, che unirà quella femminilità e quella determinazione che caratterizza tutte le donne forti. Direi anche che Ciserano è ad una svolta storica e non merita battute d’arresto o pericolose sbandate nel percorso di rinascita e crescita che sta vivendo. Il futuro di Ciserano è in mano sua.