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L’intervista al candidato sindaco Fabio Terzi (47 anni, piccolo imprenditore) in campo per le elezioni amministrative 2019 a Albino con la lista civica “Civicamente Albino” sostenuta da Lega Nord, Forza Italia.




Perché ha scelto di ricandidarsi alla carica di sindaco?

Ho deciso di ricandidarmi perché lo dovevo ai miei cittadini, ma anche a me stesso. Dopo cinque anni di duro, ma appassionato lavoro la mia Amministrazione ha conseguito ottimi risultati in svariati contesti, ma tanto c’è ancora da fare. Da qui la voglia ed il desiderio di rimettersi ancora in gioco per portare a termine quanto avviato alla fine del mandato e per realizzare quanto è rimasto ancora nella penna. E poi ripeto, la passione e la soddisfazione di lavorare e spendersi per la comunità e per gli altri nel modo in cui più mi riesce meglio, ovvero all’interno dell’amministrazione.

In una intervista ha definito il suo paese né carne, né pesce. Qualche malizioso potrebbe rinfacciarle che anche lei, politicamente parlando, non è né carne né pesce. Cosa risponde?
Proprio perché la città di Albino “non è né carne né pesce”, definizione da leggere nella sua accezione positiva, allora ha bisogno di un sindaco che non sia “né carne né pesce, ma che sia poliedrico e polivalente per quanto riguarda la sua formazione professionale, culturale e politica. Albino è un Comune dal ricco tessuto industriale ma anche con patrimonio storico artistico invidiabile, politicamente moderato ma a volte deciso su certi temi. Ecco, io sono la cartina di tornasole della mia città: ho una formazione sia umanistica che imprenditoriale, sensibile quindi tanto ai temi economici quanto ai temi culturali e sociali. E per quanto riguarda le tendenze politiche, la mia figura civica, moderata e conciliante non solo all’interno della mia coalizione di centro-destra ma anche con l’opposizione di centro-sinistra ben si addice alla particolare e complessa realtà albinese.

Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
Passione, ed il giusto equilibrio tra determinazione e moderazione.

Cosa considera il suo capolavoro amministrativo in cinque anni? Di cosa va fiero?
Domanda molto difficile. Dal momento che non sono tipo da facili entusiasmi o da amori a prima vista, è difficile per me individuare un’opera pubblica, piuttosto che un progetto culturale o sociale come fiore all’occhiello del mio mandato amministrativo. Francamente vado fiero e sono affezionato a tutto quanto abbiamo realizzato in questi cinque anni. Ma dovendo dare una risposta, allora mi sento di mettere in testa a tutto un progetto già finanziato e che dobbiamo realizzare a breve: le scuole materne comunali unificate. Si tratta di un’opera davvero innovativa la cui progettazione è passata attraverso un concorso di idee ed il coinvolgimento della direzione didattica. Con questo progetto abbiamo persino centrato un bando regionale che ci vede beneficiari di un contributo a fondo perduto di quasi 2 milioni di Euro, pari all’80% del quadro economico totale.

La questione della pista ciclopedonale della Valle del Lujo come s’è risolta? Un “problemuccio” non da poco. E’ d’accordo?
La questione pista ciclopedonale della Valle del Lujo è stato un problema non da poco ma si è risolto nel migliore dei modi. L’operatore ha sanato le lavorazioni realizzate in difformità al progetto ed una corretta intesa nonché fattiva collaborazione tra Comune, Comunità Montana e Regione hanno permesso di salvare il contributo regionale. Alla fine si è poi che posticipato l’apertura della pista di 10 mesi, poca roba se si pensa che i lavori erano fermi da più di 4 anni e c’era il rischio concreto di perdere il contributo regionale.

Cosa manca al paese che lei si impegnerà, se eletto, a concretizzare?
Eh beh … se devo rispondere a questa domanda mi vedo costretto a rivelare subito l’intero programma elettorale! E’ da più di vent’anni che sono in amministrazione ed ho una conoscenza capillare di tutto il territorio di Albino, dei problemi e delle esigenze dei miei concittadini. Sono quindi consapevole di quanto e cosa manchi o di quanto e cosa possa essere migliorato. Sicuramente al centro dell’azione amministrativa ci saranno ancora le scuole come lo sono state nel mio primo mandato. Ma ancora due altre grandi questioni vorrei poter risolvere in concreto: i problemi relativi alla stazione di testa della TEB e della sua connessione con il centro di Albino; la riconversione e la rigenerazione dell’immenso complesso industriale ex Cotonificio Honegger

Auditorium e biblioteca, gioielli di famiglia che molti Comuni guardano con invidia. Come intendete rinforzare questa vostra vocazione alla cultura?
La cultura è stato un altro dei temi centrali del mio mandato amministrativo. La biblioteca e l’auditorium comunali sono due importanti ed invidiate strutture, ma poi ci devi mettere dentro qualcosa, le devi usare come contenitore o come volano per fare cultura. E questo abbiamo fatto. Le innumerevoli iniziative culturali (mostre, eventi teatrali, concerti…) che abbiamo portato in biblioteca piuttosto che in auditorium, ma anche nella splendida chiesa di San Bartolomeo o nel bellissimo centro storico di Albino, testimoniano cinque intensi anni di attività culturale culminati con due pubblicazioni: un libro sul pittore Giovanbattista Moroni e uno sui Manni scultori-intarsiatori della Val Seriana. La via è tracciata, non possiamo che proseguire in questa direzione, riconfermando rassegne ormai consolidate come “Albino Classica” e le “Giornate della storia e dell’arte” o appuntamenti che hanno visto la luce con la mia amministrazione come “Il concorso pittorico nazionale Città del Moroni” e “Il concorso fotografico nazionale Città del Moroni”. Da ultimo abbiamo anche in programma di ampliare gli spazi della biblioteca andando a recuperare una serie di ambienti nell’ex municipio posto proprio di fronte alla stessa.

Come descriverebbe ad un estraneo il paese per il quale si candida?
Ad un estraneo presenterei la mia città ed il territorio di Albino come una realtà ricchissima dove è possibile trovare tutto per tutti i gusti. Un tessuto imprenditoriale ancora dinamico trainato da alcune eccellenze, una rete associativa vivacissima su tanti temi, dal sociale, alla cultura, allo sport. Ma anche un armonioso connubio tra arte, natura, gastronomia … non si corre certo il rischio di annoiarsi.

Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
Le due maggiori difficoltà che oggi un sindaco incontra nel cercare di espletare al meglio il proprio mandato sono la ristrettezza delle risorse e le intricate maglie della burocrazia. In sostanza un sindaco va a caricarsi addosso una montagna di responsabilità senza avere tutti quegli strumenti per farvi fronte. Ma come ho detto, per fare il sindaco ci vuole innanzitutto la passione, è come se fosse una missione.

Ad Albino la crisi si è fatta sentire in modo particolare con il fallimento del Cotonificio Honegger nonostante altre realtà (Gruppo Albini, Fassi Gru, Acerbis plastica) siano solide. Detto questo, come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del suo territorio?
Certamente i contraccolpi della crisi economica che da anni attanagliano il nostro Bel Paese e non solo si sono fatti sentire anche ad Albino ed il fallimento dell’ex Cotonificio Honegger rappresenta uno degli esempi più eclatanti di questa crisi. Per quanto l’Amministrazione comunale nel limite del possibile metta in pista una serie di azioni per sostenere le famiglie con difficoltà economiche, ritengo che si tratti sempre di interventi di tipo emergenziale o tampone. A mio modo di vedere dovrebbe toccare al legislatore nazionale mettere in pista delle politiche con le adeguate risorse economiche nel quadro di azioni strutturate e strutturali per affrontare tutte quelle situazioni di marginalità socio-economica più o meno accentuate a seconda dei cicli economici di un paese.

Se guarda nei paesi vicini cosa le piacerebbe portare anche nel suo Comune?
Ormai, per deformazione professionale, ogni volta che mi trovo in un Comune diverso dal mio, sia che mi trovi in Val Seriana, piuttosto che nella Bergamasca o in un’altra provincia, non posso fare a meno che andare a “scuriosare” ovunque. In effetti non c’è un qualcosa di ben definito visto in altri Comuni che vorrei portare nel mio paese, sia che si tratti di strutture pubbliche piuttosto che di iniziative di vario genere. Ritengo che un edificio pubblico con le proprie funzioni e caratteristiche architettoniche o un’iniziativa o un evento se hanno avuto fortuna e successo in un Comune è perché sono nate in quel Comune e ne sono elemento caratterizzante e di unicità. Piuttosto vado a coglierne certi dettagli o particolari aspetti che possano tornarmi utile qui ad Albino senza però snaturare il significato o la finalità del mio intervento qualsiasi esso sia.

Il suo politico di riferimento (anche passato) e perché?
Un grande politico che ammiro e che rappresenta per me un riferimento importante è Alcide De Gasperi. Al di là della sua gigantesca ed indiscussa statura politica, essendo uno dei padri della Repubblica Italiana e dell’Unione Europea, riconosco ed ammiro in lui il giusto connubio di quelle due qualità importanti che poco prima ho richiamato all’attenzione, la moderazione e la determinazione.

A un indeciso in cabina elettorale cosa gli suggerirebbe per farsi votare?
Non sono mai stato in gamba con le frasi ad effetto. Mi sentirei di dire questo: “Dammi la tua fiducia, non so se saprò essere all’altezza delle tue aspettative, ma certamente sarò sempre presente e sindaco di tutti come ho fatto in questi cinque anni.”

Lista Candidati:
Lega: Bianchi Marco, Ciceri Vincenzo, Cogliati Giorgio, Cugini Maura, Esposito Daniele, Frigerio Chiara, Ghilardi Francesco, Ghirardi Fabio, Laini Michela, Lucchetti Ivo, Nicoli Samanta, Noris Dario, Rottigni Giuliana, Spera Giovanni, Testa Emanuela, Zanardi Carlo.


SiAmo Albino: Bertocchi Amadio, Caprini Ambra, Carrara Davide, Cassader Maria Rosa detta Rosa, Ferrara Alessandro, Gandini Alessia, Gotti Nicola, Mologni Annamaria detta Anna, Moretti Aldo, Piccinini Manuel, Rachdi Khalid, Ronco Iolanda, Sannino Cristina, Suagher Fiorenza, Zanchi Walter, Zanga Davide detto Gianandrea detto Andrea.


Civicamente Albino: Azzola Patrizia, Colleoni Ubaldo, Berera Elena, Coltura Cristiano, Camozzi Delia, Masseroli Marino, Pasini Giulia, Puppi Giorgio, Trombetta Carmen, Vismara Alfredo, Tironi Danilo, Colleoni Fiorenzo Bruno, Roggeri Tomas, Duci Giuseppe (detto Beppe), Belotti Valentina, Morosini Luca.



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