L’intervista al candidato sindaco Gregorio Zucchinali (61 anni, quadro aziendale in pensione) in campo per le elezioni amministrative 2019 a Ciserano con la lista “Insieme per Ciserano – Centrodestra unito“.
Perché ha scelto di candidarsi alla carica di sindaco?
Sono convinto che Ciserano, il paese dove sono nato e vivo, meriti di ritornare il paese vivo che ho conosciuto sin da quando poco più che ragazzo ho potuto dare il mio contributo nel sociale. Un paese che sta morendo ma come brace basta un soffio per ravvivare nuovamente.
Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
· Capacità organizzative e di coordinamento mutuate dalla esperienza professionale, sportiva e sociale con organizzazione anche di eventi o attività locali, nazionali ed internazionali.
· Esperienza pluriennale nel sociale e nella “macchina amministrativa” Comunale.
· Capacità di ascolto e delega ad un gruppo di persone molto competente e dinamico che mi sta affiancando in questa proposta elettorale.
Cosa rimprovera all’amministrazione Bagini in questi anni? Ravvisa errori importanti?
Ravviso che la mancanza di ascolto, di reale dialogo e l’incapacità di far crescere i propri collaboratori sia la causa o concausa del “buio” sociale di questi anni oltre a scelte miopi, premianti unicamente per il consenso elettorale e non per l’efficacia dei risultati.
Cosa manca a Ciserano che lei si impegnerà, se eletto, a concretizzare?
Lo spirito ora sopito che i paesi vicini hanno sempre invidiato di Ciserano e che come dal nostro programma (disponibile su www.insiemeperciserano.it) intendiamo ravvivare.
Il quartiere di Zingonia dopo l’abbattimento delle torri. Quale futuro intravede?
Vi sono chiaramente grandi opportunità ma la mancata risoluzione della problematica del Centro culturale già islamico con lo spostamento poco distante e le problematiche di sicurezza e viabilità connesse potrebbe inficiare tutta l’operazione.
Come descriverebbe ad un estraneo il paese per il quale si candida?
Un posto ora non bello e con grandi contraddizioni ma con grandi opportunità, gente generosa, un passato di cui essere orgogliosi che sapremo riproporre.
Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
I vincoli e limiti di spesa e la complessità della macchina amministrativa senz’altro, i risultati legati spesso all’efficacia e professionalità del lavoro svolto dagli “uffici comunali”, di iniziale “rodaggio” sia miei che dal gruppo che mi affianca ma che sapremo affrontare al meglio.
Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale?
Abbiamo diverse proposte che vanno dalla conferma delle attività attualmente in essere ad una semplice razionalizzazione di spazi ed opportunità, all’ istituzione di uno sportello dedicato e di voucher di aiuto a giovani ed anziani.
Il suo politico di riferimento (anche passato) e perché?
Il Mahatma Gandhi sia per il mio passato legato al servizio civile presso la Caritas Diocesana in Oratorio sia per la massima che abbiamo come gruppo adottato per via di avvenimenti recenti e pensiamo futuri ”prima ti ignorano poi ti deridono poi ti combattono. Poi vinci”.
A un indeciso in cabina elettorale cosa gli suggerirebbe per farsi votare?
Riassumendo: pensionato con tempo da dedicare al compito, da sempre attivo con esperienza amministrativa, con esperienza aziendale, con un gruppo competente che mi aiuterà.
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