L’intervista al candidato sindaco Massimo Bandera (46 anni, tecnico comunale) in campo per le elezioni amministrative 2020 ad Almè con la lista “Vivere Almè“
Perché ha scelto di ricandidarsi alla carica di sindaco?
Perché amo il mio paese, perché in questi mesi ho ricevuto tante attestazioni di stima e di affetto dai cittadini, perché attorno a me si è creato un bel gruppo affiatato di tante belle persone che credono fortemente nel progetto Vivere Almè, ma soprattutto perché abbiamo il desiderio di terminare i tanti progetti avviati.
Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
Capacità di ascolto, competenza e tanta determinazione.
Di cosa va fiero d’aver realizzato in questi cinque anni di sindaco?
In soli tre anni e mezzo abbiamo fatto tantissime cose: siamo riusciti nell’impresa non facile di abbassare le tasse, aumentare i servizi e triplicare gli investimenti sistemando in particolare la scuola, le strade e il centro sportivo, inoltre è stata realizzata la ciclabile della Valle Brembana ed è stata finanziata la tramvia.
Una parte di chi l’ha sosteneva nel 2016 ha tramato per la sua caduta anticipata. Cosa è successo?
È successo che tre consiglieri di maggioranza per ambizioni personali hanno tradito il mandato elettorale ricevuto dai cittadini. In accordo con le minoranze dopo aver rifiutato il confronto in consiglio comunale, hanno portato al commissariamento il comune, facendo prevalere i propri interessi a quelli della comunità.
Cosa manca a Almè che lei si impegnerà, se eletto, a concretizzare?
Ad Almè manca un asilo nido, una bella palestra, e una casa di riposo per anziani, tre opere che cercheremo di portare avanti attraverso una sinergia tra pubblico e privato. Inoltre abbiamo tanti interventi già progettati e finanziati da fare partire come gli orti urbani, l’area cani, la riqualificazione dell’illuminazione pubblica, la sistemazione dei parchi e delle strade.
Come descriverebbe ad un estraneo il paese per il quale si candida?
Almè è un bellissimo paese, circondato dai boschi del Parco dei Colli e dal fiume Brembo, dove si può respirare ancora il forte senso di comunità.
Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
La difficoltà maggiore è dovuta alla crescente burocrazia e ai tanti limiti imposti sulla spesa che frenano l’azione dei sindaci.
Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale?
La marginalità si combatte con politiche sociali innovative, attraverso nuovi progetti di coesione che vedano il coinvolgimento e la partecipazione di tutta la comunità.
Il suo politico di riferimento (anche passato) e perché?
Il mio politico di riferimento è Luca Zaia, è stato un grande ministro dell’agricoltura ma soprattutto è un governatore che ama in maniera smisurata il suo popolo e la sua terra….
A un indeciso in cabina elettorale cosa gli suggerirebbe per farsi votare?
Ad un elettore indeciso direi di guardare i risultati raggiunti in soli tre anni e mezzo e giudicare.