L’intervista al candidato sindaco Pietro Visini (74 anni, pensionato) in campo per le elezioni amministrative 2019 a Piario con la lista civica “Dialogare per progredire”.
Perché ha scelto di ricandidarsi alla carica di sindaco?
Per ultimare programmi già avviati, decisamente importanti per il mio paese e sopratutto perché ho una lista di ben assortita con quattro persone in continuità e ben sei giovani. Questo per sfatare il pensiero corrente che i giovani non sono interessati ad impegnarsi.
Di cosa va fiero di questi cinque anni trascorsi ad amministrare il paese?
Che nonostante l’endemica mancanza di danaro sono riuscito a non aumentare le tasse.
Quale sarà la sua azione amministrativa in caso di vittoria?
Lavorare per iniziare il prima possibile la ormai famosa BRETELLA per risolvere un problema di viabilità in paese.
Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
Non sono abituato a farmi complimenti, comunque; esperienza acquisita nelle mie esperienze lavorative, serenità, e decisione.
Cosa manca al paese che lei si impegnerà, se eletto, a concretizzare?
Fortunatamente le amministrazioni che si sono succedute, hanno lavorato bene, il nostro paese è ben fornito di servizi: dalla farmacia, alla posta, di un favoloso centro sportivo, di un ben fornito parco giochi per l’infanzia. Purtroppo ci hanno tolto la banca, ma stiamo lavorando per un bancomat ecc. Quello che manca è una migliore viabilità.
C’è un ruolo strategico che il paese per il quale si candida potrebbe occupare nel contesto della nostra provincia?
Questa non è una domanda facile, pur essendo un piccolo paese Piario ha l’Ospedale zonale. Un Ospedale al quale fanno riferimento 24 paesi di montagna con ben oltre 42.000 abitanti con una viabilità verso valle a dir poco scandalosa. Questo è il vero ruolo strategico che intendo evidenziare in ogni ambito della vita politica ed associativa.
Come descriverebbe ad un estraneo il paese per il quale si candida?
Piario è un paese tranquillo ed accogliente, in mezzo al verde con tutti i servizi necessari per giovani e meno giovani.
Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
Le vera difficoltà che oggi un sindaco incontra è la burocrazia. Per un piccolo paese gli adempimenti burocratici sono in continuo aumento ed avendo a disposizione poco personale si rischia veramente di non riuscire ad esaurire le varie richieste. Oltre al fatto che vi sono parecchie responsabilità dirette.
Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del suo territorio?
Fortunatamente il mio paese partecipa con gli altri comuni alla gestione del sociale, questo ci permette un mutuo soccorso che solleva un poco le casse del comune oltre ad avere quelle professionalità che un piccolo comune mai si potrebbe permettere.
Il suo politico di riferimento (anche passato) e perchè?
De Gasperi, personaggio che in un contesto sociale veramente difficile ha saputo mediare e dare una dignità all’Italia, con impegno e senza scopi personali.
A un indeciso in cabina elettorale cosa gli direbbe per farsi votare?
Semplicemente se mi voti troverai sempre la porta del comune aperta per portare avanti le tue richieste o semplicemente dire la tua opinione. Le chiacchiere al bar non portano a nulla.
Tutti i candidati sindaci intervistati da socialbg.it