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L’intervista al candidato sindaco Romina Riccardi (41 anni, commerciante) in campo per le elezioni amministrative 2019 a Valbondione con la lista civica “Valbondione c’è – Per la Valle con le Valli“.



Perché ha scelto di candidarsi alla carica di sindaco?
Nasco combattente, vorrei migliorare il mondo e per farlo inizio dal mio paese!

Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
Fortissimo senso civico,volontà, mediazione.

Cosa rimprovera all’amministrazione attuale in questi anni? Ravvisa errori importanti?
In questi anni sono stata consigliera di minoranza sempre presente, preparata, disponibile, moderata. Caratteristiche che sono mancate all’amministrazione. Due sole opere realizzate: una la piazzola ecologica realizzata senza tetto (i rifiuti li paghiamo di più se son bagnati!) e la piazza nuova con un marciapiede con il porfido posato al contrario.

Che ruolo strategico potrebbe giocare Valbondione in provincia di Bergamo?
Valbondione è una perla incastonata nelle Alpi Orobie, con la sua Cascata del Serio, (la più alta d’Italia) e le sue meraviglie naturalistiche, flora e fauna. Rappresenta per la provincia di Bergamo uno dei migliori biglietti da visita per turisti, avventori e cittadini.

Cosa manca al paese che lei si impegnerà, se eletta, a concretizzare?
Valbondione è l’ultimo paese della Val Seriana, il più esteso della provincia di Bergamo, vive quindi tutti i problemi della marginalità territoriale! Mi impegnerò all’interno del paese a lottare per mantenere tutti i servizi fondamentali al cittadino, come la scuola ad esempio e a iniziare il collegamento con la Val di Scalve, progetto chiaramente non concretizzabile in cinque anni, ma estremamente utile al paese, quale alternativa stradale in caso di chiusura dell’unica strada per Bergamo! Mi impegnerò a far valere i nostri diritti nelle sedi extracomunali con la caparbietà tipica di noi montanari. Se ci rimangono i servizi abbiamo tutto, se ce li tolgono ci rimarrà il nulla.

Come descriverebbe a un estraneo il paese per il quale si candida?
A Valbondione si può vivere assaporando la quiete, la sicurezza e la libertà, che la città ci invidia.

Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
Combattere la burocrazia romana.

Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del suo territorio?
In primis con la predisposizione all’ascolto da parte dell’amministrazione, e di conseguenza con l’attuazione di sportelli gratuiti dove la presenza di professionisti possa aiutare in modo competente chi ha bisogno.

Il suo politico di riferimento (anche passato) e perché?
Al liceo sono sempre stata attratta dai rivoluzionari pacifici e non come M.K.Gandhi e E.Guevara, di cui possiedo un’amplia bibliografia. Sono stata attratta dalla personalità di M.H.Thatcher e da W.Churchill. Ma il mio politico di riferimento, non è un politico, anche se ha parlato e fatto più politica di tanti politici, ovvero Oriana Fallaci. Tutto quello che accomuna questi personaggi alla mia persona sono l’attaccamento alla patria, la difesa dei nostri valori e delle nostre tradizioni, la non sottomissione ai poteri forti.

A un indeciso in cabina elettorale cosa gli suggerirebbe per farsi votare
Gli suggerirei di votare la mia squadra perchè la nostra idea di amministrare è fondata sulla trasparenza, la lealtà e l’attaccamento al proprio paese, ai propri abitanti.

Tutti i candidati sindaci intervistati da socialbg.it


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