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L’intervista al candidato sindaco Rosaria Albergati (57 anni, responsabile servizio qualità) in campo per le elezioni amministrative 2019 a Madone con la lista “Vivi Madone“.



Perché ha scelto di candidarsi alla carica di sindaco?
Ho scelto di candidarmi in primis per una dare continuità ad un gruppo che vive da 15 anni. Dopo tanti anni di lavoro svolto con forza e passione, il gruppo è ancora caratterizzato da un fuoco che ancora arde, pronto per essere attizzato da forze giovani, competenti e preparate. In secondo luogo per il rispetto nei confronti dell’indirizzo che ci siamo preposti e per il  “bene comune”.

Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
Capacità di ascolto, competenza professionale ed onestà intellettuale.

Cosa considera il suo capolavoro amministrativo del sindaco Ferreri in questi anni? Di cosa andare fieri?
Ciò di cui vado più fiera dell’ultimo mandato è la grande attenzione prestata alla causa ambientale ed alla salute dei cittadini. Continueremo a sostenere questo proposito con progetti mirati.

Cosa manca al paese che lei si impegnerà, se eletta, a concretizzare?
Ritengo che ad oggi concretamente non manchi nulla ma ciò che è già stato portato a termine negli ultimi 3 mandati, in cui ho fatto parte della lista civica Vivi Madone, dovrà essere migliorato e continuato. Nello specifico il mio desiderio è rafforzare i rapporti di fiducia con i cittadini di Madone cercando di renderli sempre più protagonisti nella vita del loro paese. 

C’è un ruolo strategico che il paese potrebbe occupare nel contesto della nostra provincia?
Madone, negli ultimi 15 anni, ha sempre fatto parte attivamente di enti sovracomunali con attenzione e grande dedizione per le problematiche che più colpiscono il nostro territorio e di conseguenza i cittadini Madonesi. Il mio obiettivo è continuare con questo indirizzo per dare importanza al nostro paese ad un livello più alto e far sentire la sua voce e le sue idee. 

Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del suo territorio?
Madone si appoggia all’azienda speciale consortile dell’Isola Bergamasca e bassa Val San Martino che raggruppa diversi comuni della provincia e che lavora in ambito sociale, fornendo servizi sociali, servizi socio-educativi, socio-sanitari ed in generale servizi alla persona. Questa collaborazione ci ha permesso di fornire assistenza e supporto ai cittadini del popolo madonese dando evidenza ai casi bisognosi. Non solo, il nostro paese ha attivato diversi sportelli di sostegno alle famiglie fragili. Con questo mix di professionisti potremmo fronteggiare tutti i disagi e le necessità.

Come descriverebbe il suo paese ad un estraneo?
Madone è un paese caratterizzato da una forte comunità attiva che porta avanti le tradizioni ma che è comunque aperta alle migliorie ed alle innovazioni. Sono presenti sul territorio tantissime associazioni composte dai cittadini madonesi e che si spendono quotidianamente per aiutare le persone. Ritengo che le associazioni, comitati, polisportiva e gruppi di lavoro, rappresentino un supporto eccezionale per l’intera comunità, un vero e proprio  fiore all’occhiello per tutti.

Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
Credo che la difficoltà maggiore sia  il dover prendere decisioni o fare delle scelte difficili che potrebbero non  soddisfare le esigenze di tutti, trovare il giusto equilibrio.

Il suo politico di riferimento (anche passato) e perché?
Non ne ho. 

A un indeciso in cabina elettorale cosa gli suggerirebbe per farsi votare?
Gli suggerirei di votare il gruppo Vivi Madone perché ” Il nostro progetto sei tu! “.

Tutti i sindaci intervistati da socialbg.it




I candidati non ancora contattati che avrebbero piacere ad una intervista senza tagli o interpretazioni possono mandare un messaggio alla pagina facebook socialbg. Grazie

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