Alla luce degli ultimi episodi di assembramento delle tifoserie milanesi e bergamasche è lecito dissentire dalle dichiarazioni espresse dal questore di Bergamo che si è ritenuto “fortunato” di non aver dovuto affrontare il problema della tifoseria ospite nella partita Atalanta – Real Madrid nonostante il caos fuori dallo stadio. Da che mondo è mondo la sicurezza e l’ordine pubblico dovrebbero essere organizzate e coordinate. Era chiaro a tutti la sfida si accompagnava con un rischio assembramento data la portata straordinaria dell’evento sportivo.
Pertanto non si comprende come chi ha responsabilità sulla questione non si sia organizzato per tempo con una task-force. Anche il sindaco Gori invece di lamentarsi sui social il giorno dopo l’accaduto non poteva fare qualche telefonata preventiva il giorno prima? Invece no, si è semplicemente sperato e pregato che non accadesse nulla. Nessun schieramento di Forze dell’Ordine munite dell’equipaggiamento anti sommossa, niente lacrimogeni, niente idranti. Ma la gente civile che rispetta le regole anti Covid da un anno a questa parte e paga le tasse cosa deve pensare? Che in Italia vige l’anarchia?
Non siamo in Congo dove la sicurezza (l’abbiamo purtroppo constatato in questi giorni) non è garantita su gran parte delle strade e ne capiamo i motivi pur non giustificandoli. Ma in Italia (sulla carta paese civile) le istituzioni devono garantire la sicurezza della gente per bene e perseguire tramite le Forze dell’Ordine chi nuoce alla sicurezza altrui. Se chi deve gestire certe situazioni non lo vuole fare per chissà quale motivo sarebbe gradito il cambio di mestiere. Sarebbe un atto di onestà versi i contribuenti. Ma forse questa prassi è normale in altri contesti dove il merito e l’assunzione di responsabilità hanno ancora un peso. In Italia, invece, tutto ciò resta un optional.
Le dichiarazioni del Questore sul giornale locale: “A noi non era arrivata ovviamente alcuna richiesta di raduno da parte di nessuno – precisa il questore di Bergamo Maurizio Auriemma -. Per fortuna non erano presenti tifoserie avversarie, visto che gli spagnoli non hanno potuto raggiungere Bergamo, e quindi non si è mai concretizzato il pericolo di scontri, com’è invece accaduto a Milano. Senza dubbio, data la situazione e visto quanto ha vissuto proprio Bergamo, un evento del genere non era opportuno“.