Intimità pubblica è un ossimoro, una contraddizione in termini: ciò che fa parte della sfera riservata non può essere reso pubblico. Eppure una caratteristica della società liquida in cui viviamo è proprio questa: che le barriere di tutto ciò che è privato vengono eliminate e il suo contenuto disseminato. Accade principalmente in rete, sui social network, attraverso tecnologie che incoraggiano gli individui a rivelare tutto di sé in uno sforzo per essere conosciuti e riconosciuti, in un mondo in cui non abbiamo più il tempo di ascoltare noi stessi e gli altri.
Tutto è fragile, transitorio e instabile in una società che sembra essere governata più dalle emozioni che dalla ragione. È la condizione dell’eterno presente che giustifica decisioni e scelte prese sulla base dell’intuizione del momento, sperando di cogliere l’attimo fuggente, assicurarsi qualcosa di definito, almeno per un momento, che dia senso alla vita. In un saggio aggiornatissimo e documentato, Carlo Bordoni offre una mappa per navigare nei mari turbolenti della contemporaneità, un invito a riscoprire il senso di comunità che abbiamo perduto, o forse soltanto dimenticato, e di cui invece abbiamo sempre più bisogno. Nell’antichità si guardava al passato, nella modernità al futuro; adesso si guarda esclusivamente al presente. Corriamo dentro il presente e ci rifugiamo in esso, nell’incapacità o nella paura di affrontare il domani.
L’intimità pubblica. Alla ricerca della comunità perduta
Editore: La nave di Teseo
Collana: I fari
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 28 gennaio 2021
Pagine: 320 p., Rilegato
EAN: 9788834604588
ACQUISTA IL LIBRO SU AMAZON
Carlo Bordoni è docente di Sociologia dei processi culturali all’Università di Firenze e di Estetica all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Ha insegnato all’Orientale di Napoli e allo IULM di Milano. Si è occupato di sociologia e di critica letteraria, scrivendo per “Paese Sera”, “L’Indice dei Libri”, “Labirinti del fantastico”, “Il Ponte”: Nella narrativa ha esordito nel 1965 col romanzo giovanile L’ultima frontiera e, di recente, si è riproposto con Il nome del padre (Baroni, 2001). Per Solfanelli ha pubblicato La paura il mistero l’orrore dal romanzo gotico a Stephen King (1989), La fabula bella. Una lettura sociologica dei Promessi Sposi (1991), l’antologia di racconti Cuori di tenebra (1993). Tra le altre sue pubblicazioni: Introduzione alla sociologia della letteratura (Pacini, 1974), La pratica sociale del testo (Clueb, 1981), Il romanzo di consumo (Liguori, 1993), Conversazioni sul vampiro (Neopoiesis, 1995), Stephen King (Liguori, 2002), l’antologia Linee d’ombra (Pellegrini, 2004), Introduzione alla sociologia dell’arte (Liguori, 2005), Il testo complesso (Clueb, 2005). I suoi romanzi precedenti, In nome del padre (Baroni, 2001) e Istanbul Bound (Tabula Fati, 2006) sono storie fantastiche intorno al tema dell’altrove.