Le lettere iniziale molto grandi e il solo cognome per esteso ci suggeriscono come egli tenga molto al prestigio sociale per cui che non deve mai essere sottovalutato da chicchessia. Il taglio della lettera “T”, con l’asta assai prolungata verso destra quasi a sembrare una freccia, ci indica un carattere focoso e sempre attento a gestire al meglio la professione allontanando tutto ciò che possa mettere in discussone le sue doti.
Conte sembra amare il contrasto dal quale riesce a trarre motivi per eccellere ed essere così ammirato. Egli, infatti, possiede un Ego ipertrofico che lo pone sempre in “trincea” pronto a lottare per sentirsi un “fuori classe”. Tuttavia, dalla firma di Antonio Conte emerge un IO volitivo e determinato, con buone capacità di volontà ferrea e ricca energia vitale; ciò, oltre a garantire prestazioni efficienti, gli conferisce stabilità e resistenza alla fatica. Siamo senz’altro di fronte a una personalità ambiziosa, che desidera stare al centro dell’attenzione, come se ogni vittoria gli appartenesse di diritto.
Ama inoltre esercitare il suo “fascino” sul pubblico suscitando interesse e ammirazione per il suo modo di fare l’allenatore, utilizzando una mimica eloquente e persuasiva. Ciò che invece può difettare in lui è il livello di fedeltà alla causa: infatti, nel momento in cui non dovesse sentire su di sé tutta la stima richiesta e la valorizzazione desiderata, in lui potrebbe venir meno il senso di appartenenza.
Antonio Conte, oltre alla spinta motivazionale, sa mette tutta la sua foga nel suo lavoro, cavalcando con protagonismo e una buona dose di narcisismo la via del successo, riuscendo così a trasmettere ai “suoi ragazzi” il suo spirito competitivo e la voglia di essere protagonisti. Sarà pertanto difficile che egli rinunci facilmente alle sue pretese professionali, economiche, ma soprattutto d’immagine e di prestigio. La foga di protagonismo può renderlo un “cavallo vincente”.
dr.ssa Evi Crotti
psicopedagogista e scrittrice, esperta di grafologia