Immaginatevi di scendere al vostro bar. Il solito, il preferito, quello sotto casa, quello degli amici, quello dove vi sentite a casa. Immaginate di entrare e muovervi decisi verso il primo tavolo. Una compagnia gioca a carte, vi mettete dietro a uno dei giocatori che neanche conoscete, se non forse di vista, quindi gli mettete una mano sulla spalla: “… ma non si gioca così, dovevi uscire con il due. Ma lo sai che lui è di mazzo, dove caxxo hai imparato a giocare?”
Non pago, se non vi siete già presi una cartella sul naso, vi allontanate veloci, passate dal bancone e ordinate una birra. Alla cameriera che ve la serve dite che ha delle belle tette, così senza pensarci due volte.
A questo punto, se la ragazza non vi ha mollato una sberla che vi fa ha fatto girare la faccia, prendete la vostra birra e vi spostate a un tavolo verso la veranda dove un gruppo di amici fuma e beve. State in piedi dietro di loro, ascoltate tutti i fatti loro facendo smorfie di assenso o di dissenso. Dopo un po’ di tempo, non troppo ma neanche troppo poco, uno dei commensali si volta, vi squadra e vi fa: “… ma lei scusi, chi cacchio è?”Chi va al bar per fare rissa? L’educazione al tempo dei social
Voi a quel punto restate di sasso e vi inalberate: “… come chi sono? Non è questo un paese libero? Lei ha forse comprato il bar? Faccio quello che mi pare e piace, se la mia presenza vi infastidisce andetevene a casa vostra a parlare che questo è un bar e io faccio quel che mi piace e pare. Brutto cafone!”
Magari è proprio il vostro giorno fortunato e il gruppo non vi porta in strada di peso con un bel calcione finale nel culo. Ma ne dubito.
Leggendo vi starete chiedendo chi sarebbe mai così scemo di comportarsi così al bar, un ubriaco forse; ma neanche. Invece è quello che facciamo (concendo la prima persona plurale solo per non offendere nessuno, per fingermi politically correct), ripeto è quello che facciamo regolarmente ogni volta che entriamo in un social network.Immaginatevi di scendere al vostro bar. Il solito, il preferito, quello sotto casa, quello degli amici, quello dove vi sentite a casa.
Ecco, così, per dire! Bacioni (cit.)