Per il bando “Variante di Zogno” ci sono i nomi delle cinque imprese in gara per aggiudicarsi l’appalto dei lavori conclusivi (?) della Variante di Zogno, opera tra le più attese per dare respiro alla viabilità e dare uno scossone all’economia vallare. Prima impresa: “Milesi geometra Sergio” di Gorlago (unica bergamasca in gara). Seconda impresa: “Pessina Costruzioni” di Milano (ha in mano la nuova Accademia della guardia di finanza agli ex Riuniti). Terza impresa: “Collini spa” di Trento (sta lavorando al “complicato” parcheggio di via Fara). Tra l’altro la Collini spa non è un’impresa nuova sulle strade brembane avendo, a suo tempo, concretizzato i tunnel di S. Pellegrino, S. Giovanni Bianco e Camerata Cornello. Quarta impresa: “Consorzio Integra” società di Bologna. Quinta impresa: “Consorzio Innova” di Bologna. Tranne il colosso “Pessina Costruzioni”, le altre quatto imprese, per fronteggiare l’onere e l’onore del bando “Variante di Zogno” hanno manifestato l’intenzione di chiamare a supporto altre ditte formando quelle che tecnicamente vengono definite Associazioni temporanee di impresa (Ati) oppure Raggruppamenti temporanei di impresa (Rti) con altre ditte. Un esempio di Ati l’abbiamo in Val Brembilla per la ricostruzione del Padiglione Expo del Kuwait.
Condivisione necessaria per finalizzare la Variante di Zogno nel migliore dei modi. Perché per concludere l’opera non basta fare una strada e ricoprirla di asflalto (cuore del bando) ma occorre contemplare impianti, luci e gestione dei fumi di scarico. Impegni esecutivi che non tutte le imprese “da sole” (soprattutto quelle piccole e medie) riescono a garantire. Su Facebook serpeggia un po’ di pessimismo sull’effettiva conclusione della Variante di Zogno. Dopo il grande ritardo accumulato (opera ferma dal 2014) i commenti dei diretti interessati (i residenti in Valle Brembana che fanno i pendolari soprattutto per lavoro o per studio) cavalcano un ironico scetticismo sulla finalizzazione della Variante di Zogno. Il cantiere dovrebbe aprire entro tre mesi, tempo più o meno richiesto per la valutazione delle offerte pervenuto dalle cinque ditte. La variante diventerà praticabile tra il 2020 e il il 2021: una striscia di asfalto di 4,3 chilometri di cui 2865 metri in galleria (la Inzogno, lunga 654 metri, e la Monte di Zogno, di 2.211 metri).