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Il Nirvana, secondo il Buddismo, è uno stato d’essere concettuale complesso che rappresenta l’obiettivo finale di ogni buddista. Sfortunatamente, secondo molti buddisti, tale stato d’animo è qualcosa che non può essere descritto senza sperimentarlo.

Diciamo che con il Nirvana una persona sfugge alla sofferenza del mondo e si rende conto della sua unione con l’universo. Oltre a liberarsi della sofferenza, l’individuo si trova anche al di là delle ossessioni e delle preoccupazioni terrene raggiungendo uno stato di pace perfetta con tutta la vita.

Per i buddisti, il Nirvana è lo stato più elevato che si può raggiungere e può volerci molto tempo per arrivarci. Per farlo bisogna seguire una serie di comportamenti, eccone alcuni:

  1. Meditare regolarmente. La meditazione è la chiave per cambiare il modo in cui funziona la mente, pertanto, dovrebbe far parte della nostra vita quotidiana. Anche se è possibile imparare a meditare da soli è meglio farlo con altre persone o con un maestro.
  • Guardare il mondo come è veramente e non per come lo si voglia che sia. Cercare di capire la realtà nella sua interezza e in modo obiettivo.
  • Rispettare la natura, gli animali e le persone e trattare con amore e con la stessa dignità ogni essere vivente.
  • Parlare scegliendo le parole e i modi giusti. Parlare correttamente vuol dire non mentire, calunniare, fare pettegolezzi né esprimersi aggressivamente, ma comunicare in modo gentile e sincero. Ciò include anche la capacità di tacere quando è più opportuno farlo.
  • Comportarsi bene trattando bene noi stessi e gli altri. Condurre un’esistenza all’insegna della pace aiutano le persone a vivere nello stesso modo. Essere onesti con la gente, per esempio, non ingannare né mentire per fare carriera o ottenere quello che si desidera.
  • Vivere in modo adeguato scegliendo una professione che sia conforme ai nostri valori, che non danneggia persone, maltratta gli animali o l’ambiente.
  • Guardare con ottimismo la vita e mettere entusiasmo in ogni cosa che si fa (che riguardi la scuola, il lavoro, le amicizie, le  passioni e così via).
  • Vivere in piena consapevolezza, accogliendo la vita in modo aperto ed ogni esperienza nella sua interezza. È essenziale restare concentrati sul presente, prestare attenzione a ciò che ci circonda ma anche al proprio corpo e a ciò che si sta provando in ogni momento.
  • Restare concentrati sui singoli oggetti senza farci distrarre da influenze esterne. La mente sarà più concentrata e si libererà da stress e ansia. Costruirai un rapporto migliore con te stesso e con il mondo. La giusta concentrazione ti permette di valutare correttamente le situazioni per come sono realmente.

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Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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