Illegittimo un Consiglio comunale senza una diretta streaming pubblica alla quale possano assistere i cittadini così come previsto dal Testo Unico per gli Enti Locali e ribadito, in tempi di Covid, dal decreto legge del marzo scorso (il cosiddetto Cura Italia poi convertito in legge), che presuppone “rispetto di criteri di trasparenza e tracciabilità“.
E’ la tesi dei consiglieri comunali di minoranza di Insieme per Valbrembo, l’ex sindaco Elvio Bonalumi e Eraldo Maffioletti. Pertanto hanno abbandonato l’aula virtuale del Consiglio del 29 giugno in segno di protesta. “Il sindaco – esprimono nella mozione presentata prima di andare offline – considera l’istituzione del Consiglio comunale, non il luogo di confronto dialettico e di trasparenza delle decisioni politiche, ma come un luogo del teatrino politico”.
Prima della mozione Bonalumi e Maffioletti si erano sorpresi che il Consiglio si svolgesse tramite video conferenza “presso la residenza del Sindaco (!) ovvero presso la sua dimora abituale, in contrasto con il regolamento del Consiglio comunale che prevede la convocazione presso la sede legale del Comune di Valbrembo“. “Riteniamo – si legge nel testo della mozione – che allo stato attuale della situazione pandemia da Covid 19 (Fase 2) e delle ultime disposizioni e norme emanate dal Presidente e dal Consiglio dei Ministri, sussistano tutte le condizioni perché il Consiglio Comunale possa svolgersi in tutta sicurezza” nella sala consigliare del Comune.
I due consiglieri considerano “assolutamente pretestuosa la convocazione del Consiglio in videoconferenza, sottolineando come il Sindaco, così facendo, sfugga ai suoi doveri di primo cittadino e si sottragga al confronto, in primis, con i cittadini di Valbrembo e con i gruppi consiliari di minoranza, visto anche che tra i punti all’ Odg del C.C. è prevista anche l’approvazione di un atto fondamentale per l’Amministrazione Comunale e di interesse primario per i cittadini, il Rendiconto 2019“.
Nel mozione si ricorda come nella fase più acuta e grave della pandemia (Fase 1), il Sindaco invitò i consiglieri comunali alla partecipazione di un Consiglio comunale presso la Sede Municipale con il solo obbligo di utilizzo della ”mascherina”, in palese contrasto con il primo decreto del DPCM che espressamente vietava le riunioni pubbliche di qualsiasi tipo. Convocazione annullata a stretto giro di posta senza uno strascico di polemiche.
Il testo integrale della mozione