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Cosa c’entra Urgnano con Lepanto? C’entra, e non poco. Infatti il papa che promosse la famosa “lega santa” che riunì le forze navali dell’occidente contro gli “infedeli” (alias musulmani) venne ospitato nel castello di Urgnano dal conte Gian Gerolamo Albani. Siamo nel dicembre di 1550 e l’inquisitore domenicano Fra Michele Ghislieri (futuro pontefice papa Pio V ) soggiornò nello storico castello Albani. Per questo da 4 anni l’amministrazione comunale di della cittadina bergamasca celebra per un’intera giornata l’epico scontro navale che ebbe luogo il 7 ottobre 1571 passato alla storia come battaglia di Lepanto. Inoltre ad essa presero parte anche numerosi soldati (marinai) bergamaschi, considerando che la Serenissima repubblica di Venezia arrivava fino a Bergamo e al suo territorio prima di Milano. Fu quella di Lepanto la prima grande vittoria di un’armata cristiana contro l’impero ottomano.

Dunque sabato 3 ottobre al castello di Urgnano si svolgerà la quarta giornata di studio in occasione del 449mo anniversario della battaglia, con inizio alle 14:30. L’ente organizzatore è l’associazione Prama cultura Bergamo diretta dagli storici Lorenzo Mascheretti e Silvana Pradella che così illustrano il senso di questa quarta manifestazione: “Quest’anno faremo una riflessione sul ruolo delle potenze di terraferma della Serenissima coinvolte nella battaglia. Titolo di questa edizione (che con il patrocinio del comune, della Provincia e della Regione è inserita nell’ambito del progetto di promozione turistica e gastronomica “Viaggio in Lombardia – know&taste the local heritage – Gusto della Cultura, Cultura del Gusto”) è  ‘I salodiani a Lepanto.  Bergamo e Brescia verso il gemellaggio culturale'”.

Legame storico anche quello tra le due importanti città lombarde che sabato a Urgnano avrà un preludio significativo in vista dell’anno italiano della cultura 2023 che le vedrà capitali gemelle. La giornata di domani sarà aperta dall’inaugurazione della mostra “le armi della Serenissima” con pezzi originali risalenti al XVI secolo prestati da collezionisti privati e vari enti. Ad arricchire la mostra anche 15 pannelli informativi su Lepanto. Seguirà il convegno con gli interventi di Pietro Podavini (il contributo della Magnifica Patria durante la Campagna di Cipro e nella battaglia di Lepanto: le truppe salodiane e bresciane) ed Emanuele Marini (le armi bresciane a Lepanto).

Infine il consueto concerto con la partecipazione del clavicembalista bergamasco Federico Caldara e del soprano veneziano Elena de Simone con la presentazione del volume dello storico dell’arte Adam FerrariIl convento di San Domenico a Cremona. Opere d’arte e inquisitori nella Lombardia spagnola“, con una lectio dedicata al ruolo di Pio V nella diffusione del culto del rosario. Al termine è prevista una visita guidata alla Rocca con rievocazione storica e gadget gastronomici a cura dell’Associazione Promo Urgnano.

Il 23 aprile 2019 il comune di Urgnano è entrato a far parte del circuito europeo mediterraneo “international historical & cultural-Lepanto network” protocollo d’intesa fra le città legate ai luoghi e ai personaggi della battaglia.

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