Tra gli argomenti dei neutralisti, c’è il famigerato battaglione neonazista ucraino Azov. Giusto. Ma nessun cenno alla Divisione russa Kolovrat, un’alleanza tra volontari dei partiti di estrema destra radicali in Europa e battaglioni altrettanto di estrema destra.
Tra questi ci sono i neonazi tedeschi, l’Azione serba, l’Unità nazionale russa, il battaglione Varyag, la legione imperiale, il battaglione di Santo Stefano, l’esercito ortodosso russo e il Dshrg Rusich. È dei primi d’agosto scorso la notizia dei mandati di cattura emessi dal Gip del Tribunale di Genova, Ferdinando Baldini, nei confronti di sei uomini, di cui quattro italiani, per associazione a delinquere finalizzata al reclutamento di mercenari, per lo più fascisti, da inviare tra le milizie filorusse che combattono nel Donbass. Nella regione ucraina agiscono fianco a fianco gruppi di mercenari e di miliziani di orientamento opposto, pagati in dollari dall’autoproclamata Repubblica popolare. E che dire della compagnia militare privata russa Wagner*, sorta nel 2014, composta in prevalenza da neonazisti e apparsa per la prima volta durante il conflitto proprio nel Donbass?
Da allora, i membri della Wagner hanno preso parte ad altre guerre e operazioni in giro per il mondo e sono stati accusati di violazioni dei diritti umani. Attualmente occupano mezza Libia, nonostante i reiterati appelli dell’Onu a lasciare il territorio, e tramite il Sahel sono penetrati nell’Africa centrale, mettendo base nella Repubblica Centroafricana. Appoggiano golpisti e dittatori in cambio di contratti per materie prime preziose. Un neocolonialismo con la bandiera con la croce uncinata. E denazificare un po’ anche la Russia?
*Il Gruppo Wagner (in russo: Группа Вагнера, traslitterato: Grupa Vagnera), è noto anche come ChVK Wagner o CHVK Vagner (Compagnia Militare Privata Wagner; in russo: ЧВК Вагнера, traslitterato: ChVK Vagnera), o anche PMC Wagner (dall’inglese Private Military Company), è un’organizzazione paramilitare russa. L’Economist lo descrive come una compagnia militare privata (o un’agenzia di appalto militare privata), una “rete” di mercenari o un esercito privato de facto alle dipendenze del presidente russo Vladimir Putin.