Domenica scorsa, 21 giugno, il coronavirus ha stabilito un nuovo record giornaliero di contagi: oltre 183˙000. Mai da dicembre si erano contati così tanti nuovi casi. Il dato è stato riferito dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità (ne ha parlato Gabriella Colarusso su la Repubblica cartacea di oggi 23 giugno). Significa che la pandemia non è affatto alla fase 2 oppure alla fase 3, bensì che è in pieno corso, in pieno aumento.
Semplicemente in alcuni Paesi, come la Cina che è stata la prima a essere colpita, la Corea del Sud, l’Italia le misure intraprese dalle autorità mediche hanno dato qualche beneficio. Altrove il virus colpisce. In totale, nel mondo, si contano attualmente oltre 9 milioni di contagiati, e dall’inizio della crisi ci sono stati 469˙220 morti.
I Paesi più colpiti, attualmente, sono sul continente americano. Gli Usa registrano più di 2,2 milioni di contagiati, il Brasile oltre 1 milione. Secondo dati riferiti da Camillo Ricordi, medico milanese che lavora a Miami in un’intervista concessa sul web a Marco Montemagno, gli Stati più colpiti sono quelli a clima caldo, come la Florida e l’Arizona (il che dovrebbe smentire l’opinione secondo cui, essendo il Covid 19 un coronavirus, la sua incidenza massima è in inverno).
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