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Martedì 25 ottobre alle sede delle ACLI provinciali di Bergamo ha avuto luogo un partecipato incontro di presentazione relativo alla nascita del punto pace Pax Christi di Bergamo.

L’incontro è stato avviato da Battista Villa (coordinatore del nuovo Punto pace Pax Christi di Bergamo) il quale ha spiegato le ragioni che hanno determinato un gruppo di persone (tra le quali l’ex sindacalista Savino Pezzotta), dopo un primo incontro alla Casa della Pace di Pax Cristi a Firenze, a costituire una sezione bergamasca del movimento. Questa primavera sono iniziati i contatti con reti ed associazioni del territorio per avviare una utile, necessaria e proficua collaborazione, praticando e coltivando la Convivialità delle differenze (motivo tanto caro a don Tonino Bello, già presidente di Pax Christi Italia), facendo rete, appunto, con le varie espressioni della società civile, laiche ed ecclesiali, che perseguono la comune ricerca ostinata e tenace della pace e della giustizia. 

Ciò sta già dando i primi frutti almeno secondo gli organizzatori: “Iniziative comuni si sono concretizzate e stanno costruendo la realizzazione di eventi per la pace, in Ucraina e dovunque, proposti da Rete Italiana Pace e Disarmo del 21-23 ottobre e la messa in cantiere di appuntamenti in occasione del cinquantesimo della entrata in vigore della Legge sull’obiezione di coscienza (L. 15 dicembre 1972 n. 772). Inoltre si è partecipato ad iniziative promosse da varie realtà della Bergamasca per far conoscere il movimento e le iniziative in campo“.

E’ seguito poi un breve intervento di Mauro Scaroni, coordinatore del Punto Pace di Brescia il quale ha ricordato che proprio a Bergamo, a Sotto il Monte per la precisione, nel 1968 ebbe luogo la prima Marcia per la pace di Pax Christi con il purtroppo ancora attuale titolo “La pace non è americana, come non è russa, romana o cinese:  la pace vera è Cristo” (David Maria Turoldo).  Successivamente, a Capodanno 2008 e 2018, ebbero luogo altre 2 marce (precedute dai consueti convegni sui temi, anch’essi attualissimi della “Sicurezza tra bisogno e pretesto” e della “Famiglia umana comunità di pace”, nel 2008 e “Migranti e rifugiati, uomini e donne in cerca di pace” e “ALIENUM  EST A  RATIONE”- “E’ pura follia pensare che nell’era atomica la guerra possa essere utilizzata come strumento di giustizia” (Papa Giovanni XXIII, Pacem in terris, n. 67), nel 2018. Temi che tornano, drammaticamente di attualità in questi tempi di guerra e di xenofobia.

Fondamentale poi è stato il  contributo di don Renato Sacco, autorevole ed infaticabile testimone del Movimento, ospite principale, che ha presentato Pax Christi e le Campagne sulle quali il movimento è impegnato (per la pace in Ucraina e non solo- “ Europe for peace” e “ Stop the war now”– (#StopTheWarNow | una rete per la Pace e la solidarietà ) contro le Banche armate- promossa dalla rivista di Pax Christi “Mosaico di pace” e dalle riviste missionarie “Missione Oggi” e “Nigrizia” (Campagna di pressione alle “banche armate” – Promossa dalle riviste Missione Oggi, Nigrizia e Mosaico di Pace), per l’eliminazione delle armi nucleari- #ItaliaRipensaci (Italia, ripensaci – Disarmo Nucleare (retepacedisarmo.org) – e le molteplici attività del movimento, compresa la Casa per la pace di Impruneta (FI) (Casa per la Pace – www.casaperlapace.org).

Don Renato ha testimoniato anche una sua recente partecipazione alla Carovana di pace in Ucraina promossa da “ Stop the war now” cartello composto da un centinaio di associazioni (tra le quali la nostra) con l’obiettivo di portare aiuti alle popolazioni dell’Ucraina e a favorire l’evacuazione dei profughi da quel martoriato paese. Insieme a ciò, la carovana ha inteso inoltre manifestare solidarietà a tutti coloro che in Russia ed in Ucraina si oppongono alla guerra, in particolare agli obiettori di coscienza con i quali è stato avviato un proficuo rapporto di solidarietà concreta.

All’incontro hanno portato il proprio saluto le ACLI provinciali, l’ANPI di Bergamo, il Centro La Porta e la Rete per la pace e disarmo di Bergamo e quello dell’Isola bergamasca. Diversi presenti hanno preso la parola per condividere le condividere le tematiche del nostro movimento e per  contribuire a fornire alcune piste di approfondimento e di impegno sulla pace e sulla nonviolenza.  In particolare:

  • il 50.mo della Legge sull’obiezione di coscienza (anche con alcune attualizzazioni tra le quali la recente campagna promossa dal Movimento Nonviolento sulla “ Obiezione alla guerra” (https://www.azionenonviolenta.it/obiezione-di-coscienza-alla-guerra-una-campagna-coordinata-dal-movimento-nonviolento/)
  • la Campagna “ Banche armate” sia a livello di proposta a i singoli cittadini che alle associazioni chiese, ecc…: (abbiamo avuto una importante testimonianza, proprio a questo proposito, che l’Università di Bergamo assegna agli studenti la tessera universitaria che prevede automaticamente (condizione irrinunciabile) la sottoscrizione gratuita di un contratto per la gestione delle firme digitali tramite una banca che è tra gli istituti di credito dell’Italia – segnalati dalla Campagna- coinvolti nella vendita a Paesi terzi di materiale bellico da parte di aziende nazionali
  • il 60.mo anniversario della Enciclica “ Pacem in terris” di Papa Giovanni XXII;
  • la necessità di indagare le grandi responsabilità del sistema economico, della finanza e del complesso militar-industriale sulle ingiustizie nel mondo e sulle guerre;
  • la necessità di riflettere sull’uso delle parole rompendo la tossicità della banalizzazione del tutto che diviene, per dirla con Hannah Arendt  “ banalità del male” sdoganando guerra, respingimenti, in-educazione;