L’intervista al candidato sindaco Massimo Baggi (41 anni, ingegnere ambientale) in campo per le elezioni amministrative 2020 a Sorisole con la lista civica “Impegno Comune – Baggi Sindaco“
Perché ha scelto di candidarsi alla carica di sindaco?
Cinque anni fa presi la decisione, per la prima volta, di candidarmi per le amministrative del comune in cui sono nato e in cui vivo. Una scelta importante perché, a differenza dei più, ho voluto mettere a disposizione per la gestione della “res pubblica” la mia voglia di fare e la mia esperienza. A distanza di tempo ho capito che la mia presenza in una lista prettamente partica e con la presenza di “veterani” dell’amministrazione comunale di Sorisole, non era gradita e quindi ho lasciato. Da qui la decisione, spronato da vari amici, di candidarmi a Sindaco con una squadra tutta nuova, apartitica, legata al territorio e con grande entusiasmo.
Un giudizio sull’operato dell’amministrazione negli ultimi cinque anni?
Non posso e non voglio esprimermi perché ne ho fatto parte per cinque anni, con alti e bassi. Ho cercato di chiudere il mandato tenendo buoni rapporti con tutti e mantenendo fede agli impegni che mi ero preso con i cittadini che avevano espresso la loro preferenza nei miei confronti cinque anni prima. I risultati della precedente amministrazione si vedono sul territorio, sia quelli realizzati che quelli no.
Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
Impegno, determinazione e buona capacità di ascolto.
Cosa manca al paese che lei si impegnerà a concretizzare?
La ricerca del benessere delle persone e la partecipazione dei cittadini alla vita del paese. La gente deve tornare a frequentare il paese realmente, abbandonando la tastiera dei social
C’è un ruolo strategico che il paese potrebbe occupare nel contesto della nostra provincia?
Sorisole deve riprendere il posto che gli spetta a livello provinciale, parlo sicuramente di Parco dei Colli di Bergamo, Ambito 1, distretto del commercio, ecc. e deve tornare a dialogare con i “vicini di casa” per definire la strategia di sviluppo del nostro territorio.
Come descriverebbe ad un estraneo il paese per il quale si candida?
In lista con me ci sono ragazzi che hanno scelto Sorisole come casa da pochi anni, ho chiesto a loro cosa li ha portati a questa scelta. Tra le risposte troviamo soprattutto: il contesto paesaggistico e la vicinanza a Bergamo.
Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
Sicuramente essere presente per coordinare gli uffici e per dare risposte ai cittadini. Altra difficoltà da superare è quella di ritenersi superiore ai propri cittadini, l’arroganza non deve prendere il sopravvento.
Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del suo territorio?
L’ufficio alla persona e i servizi sociali del comune di Sorisole svolgono già un egregio lavoro, dobbiamo monitorare perché tutte le persone siano ascoltate e prese in considerazione, aiutandole a trovare la soluzione migliore in funzione delle loro necessità
Il suo politico di riferimento (anche passato) e perché?
Faccio fatica a rispondere a questa domanda, perché oggi è veramente difficile rispecchiarsi in qualcuno, la politica che viene mostrata in televisione non può e non deve essere un riferimento, soprattutto a livello locale. La forza della lista che presentiamo è anche quella di superare le barriere mentali di destra e sinistra, ci sono ottime persone in entrambe le compagini, e in una amministrazione locale entrambe possono dare un contributo notevole.
A un indeciso in cabina elettorale cosa gli direbbe per farsi votare?
Vota il cambiamento, scegli chi vuole dare una ventata di novità e freschezza all’amministrazione.