L’intervista al candidato sindaco Camillo Bertocchi (45 anni, Responsabile Area tecnica comunale ) in campo per le elezioni amministrative 2021 a Alzano Lombardo con la lista Camillo Bertocchi Sindaco – Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia
Perché ha scelto di ricandidarsi alla carica di sindaco?
I motivi sono principalmente tre: la grande passione per questo impegno civico e il grande attaccamento alla nostra città; la consapevolezza di far parte di una squadra affidabile, preparata e reattiva, caratteristiche indispensabili nella pubblica Amministrazione e soprattutto in questo periodo storico; la volontà di concludere i grandi e piccoli progetti e riforme già avviati e da avviare negli ambiti sociale, culturale, ambientale e della sicurezza.
Un giudizio sull’operato dell’amministrazione negli ultimi cinque anni?
Abbiamo cercato di fare il massimo. Un approccio alla pubblica amministrazione fatto di attenzione alle persone, metodo nelle azioni e tanto approfondimento tecnico e giuridico. Ciò ha consentito di avere ottime relazioni con le associazioni sviluppando importanti azioni nel sociale, nella cultura e nello sport. Tante opere pubbliche rivolte alla sicurezza del territorio. Nel periodo della massima difficoltà pandemica, abbiamo mantenuto lucidità garantendo aiuto e informazione alla comunità.
Tre doti che ritiene di possedere per amministrare nel modo migliore?
Mi piace stare con la gente e questo mi porta a conoscere tante persone e tante situazioni inoltre sono appassionato di storia locale, condizione che consente un approccio più consapevole al territorio, infine sono un tecnico della Pubblica amministrazione condizione che facilita l’approccio al sistema di analisi e sintesi nelle scelte amminstrative, sempre più complicate.
Cosa manca al paese che il candidato sindaco Camillo Bertocchi si impegnerà a concretizzare?
Il nostro paese è molto ricco di servizi e ciò comporta grande impegno nel mantenimento della qualità degli stessi in un periodo dover la spesa corrente è in grossa difficoltà. Mi piacerebbe migliorarre la qualità di ciò che c’è e realizzare il sogno dell’università collegata all’ospedale.
C’è un ruolo strategico che il paese potrebbe occupare nel contesto della nostra provincia?
Negli anni Alzano ha sempre svolto un ruolo strategico, se pensiamo ad esempio al sistema della partecipate che ha consentito alle pubbliche amministrazioni di gestire al meglio servizi pubblici come ad esempio quelli sociali, dei rifiuti, delle energie rinnovabili e del gas metano. Alzano è sempre stato tra i promotori. Penso che nel campo della transizione ecologica e nel campo culturale sarà in grado di essere un esempio e rivestire un ruolo strategico.
Come descriverebbe ad un estraneo il paese per il quale si candida?
Il paese più bello del mondo. Fatto di identità, solidarietà e tanto dinamismo. Alla proverbiale operosità che ha portato la città a svilupparsi con importanti testimonianze d’arte e industriali, si contrappone un territorio ricco di risorse naturalistiche e paesaggistiche.
Quale è oggi la difficoltà maggiore nell’essere sindaco?
Senza il minimo dubbio il clima di terrore e di sfiducia creato in questi anni dall’apparato centrale, che ha ridotto il Sindaco in una “sagoma da tiro a segno” senza la minima tutela e rispetto istituzionale. Di questo passo più nessuno vorrà fare il sindaco. Sono enormi le responsabilità politiche e sociali di chi ha creato queste condizioni e di chi non sta facendo nulla per cambiare questo grave attacco alla rappresentatività pubblica che è la base della democrazia.
Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del suo territorio?
Il tema è molto complesso in quanto è un fenomeno che si origina spesso da situazioni molto differenti e quindi le risposte vanno articolate per essere efficaci. Il lavoro più grande viene svolto a livello scolastico ed a livello di servizi sociali con sinergie importanti con le parrocchie. Il gruppo giovani comunale con gli educatori preposti lavora invece sulla fascia d’età più difficile da avvicinare. Il programma prevede un’attenzione sempre maggiore su queste politiche per essere sempre più capillari nella raccolta e soluzione dei problemi con il potenziamento dello sportello famiglia, sportello lavoro, rapporto scuola servizi sociali e area povertà.
Il suo politico di riferimento (anche passato) e perché?
Mi è sempre piaciuto Luca Zaia in quanto lo ritengo persona di grande preparazione, temperamento e garbo, qualità che si acquisiscono sul campo facendo gavetta nell’amministrazione e risolvendo i problemi concreti della gente.
A un indeciso in cabina elettorale cosa gli direbbe per farsi votare?
In questo momento storico in comune serve gente affidabile, preparata e reattiva nelle scelte da attuare per la ripresa. Noi abbiamo garantito tutto questo anche nei momenti di massima difficoltà. Noi siamo pronti per continuare.
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