Minuto 17 dell’attesa sfida Atalanta – Real Madrid, valida come gara d’andata degli ottavi di finale della Champions Leauge, in programma al Gewiss Stadium di Bergamo mercoledì 24 febbraio. Una partita storica per Bergamo, decisamente la più prestigiosa disputata dall’Atalanta nei suoi 100 e passa anni di storia. Una gara macchiata da un palese errore dell’arbitro tedesco Tobias Stieler, scarso nella gestione del match al di sopra delle sue potenzialità tecniche.
L’attaccante madrileno Ferland Mendy si invola verso la porta difesa da Gollini, dopo un errore difensivo atalantino, lo contrasta Freuler e lo affossa in modo ruvido: il fischietto tedesco arriva deciso, e senza consultare il Var (fantastico aiuto da qualche anno a questa parte soprattutto per quegli arbitri non certo fenomenali come nel caso del tedesco) estrae il cartoncino rosso che decreta l’espulsione dello svizzero nerazzurro e di fatto la fine della partita, già di per se proibitiva sulla carta.
Un errore dettato dalla fretta e dalla cattiva valutazione degli aspetti fondamentali del regolamento:
- la fretta perché l’arbitro avrebbe potuto fischiare il fallo (netto) chiedere supporto al Var e poi prendere la decisione disciplinare più consona (giallo e non rosso).
- valutazione tecnica: l’attaccante è fuori area, non è ultimo uomo in quanto Romero è nel mezzo all’area qualche metro più avanti, ma soprattutto tocca la palla portandola verso l’esterno e non convergendo verso la porta.
E’ questo, cari lettori ed appassionati, il vero punto focale dell’episodio; l’attaccante non si invola verso la porta fronteggiando Gollini, ma vedendo arrivare Freuler tocca volontariamente la palla spostandola verso l’esterno. Per questo motivo viene meno il punto che riguarda la chiara ed inequivocabile occasione da rete. Se avesse buttato la palla avanti diretta verso la porta e fosse stato atterrato gli scenari sarebbero diversi, ma in questo caso non possiamo assolutamente parlare di Chiara Occasione da Gol. Episodio difficile che poteva essere facilmente risolto riguardando le immagini al Var.
Discutibili anche altre decisioni del fischietto tedesco, non sempre nel vivo dell’azione e con una soglia di fallo decisamente scadente. La perla nel finale, a dimostrazione di una scarsa personalità: simulazione chiara di un attaccante madrileno, già ammonito in precedenza, ritenuta tale anche dallo stesso arbitro che anziché evitare il dialogo con il simulatore si avvicina a lui e lo rimprovera. Risposta dell’attaccante?? Lo lascia parlottare alcuni attimi e lo manda a quel paese con un gesto plateale e punibile di secondo giallo.
Resoconto: l’Atalanta esce sconfitta dall’arbitro più che dal Real Madrid, squadra blasonata ma apparsa tutt’altro che irresistibile senza aiutini… Episodio difficilmente digeribile per una gara storica che avrebbe meritato un arbitro all’altezza. Speriamo che il designatore e caro amico Roberto Rosetti lo tenga presente per il match di ritorno a Madrid (martedì 16 marzo 2021 alle ore 21.00), dove servirà un arbitro tosto e non facilmente condizionabile come il mediocre Stieler.
Noi ci crediamo… e usatelo questo Var, per evitare simili errori.
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