Resterà nella memoria civica del paese per parecchio tempo la celebrazione del 60° anniversario di fondazione della sezione dei Fanti di Sorisole. La sfilata per le vie del centro storico, la Santa Messa nella chiesa prepositurale di San Pietro e infine l’alzabandiera, la deposizione di una corona d’alloro e il discorso delle autorità davanti alla statua del fante in piazza Alpini. “I fanti di Sorisole – ha ribadito il vice sindaco Eugenio Zambelli – sono una realtà importante per la nostra comunità soprattutto per capacità di aggregare i nostri concittadini attorno ad un ricordo di quello che fu il sacrificio di molti per un’Italia libera e sempre migliore”. La sezione dei Fanti di Sorisole è nata nell’aprile del 1958. E’ intitolata a Ernesto Bielli, fante di Sorisole, fatto prigioniero nel ’43 e deportato in Germania. Bielli morì in prigionia l’11 aprile 1945 nel Campo Ospedale n. 2, baracca n.9 a Gross Fullen. I suoi resti furono traslati nel cimitero di Sorisole il 14 settembre 1957. Con determinazione del comando Territoriale di Milano è stato decorato con due Croci al Merito.
Partendo, appunto, dal fondatore, il vice sindaco Zambelli ha poi ricordato uno per uno i presidenti che si sono succeduti in 60 anni di storia: Giovanni Baggi, Ernesto Tassetti, Carlo sonzogni, Battista Pasta, Armando Forlani, Anacleto Tironi, Clemente Baggi e l’attuale Fabbio Arrigoni. Alla cerimonia erano presenti il presidente onorario nazionale dell’associazione nazionale del Fante, Antonio Beretta, e il presidente provinciale Luciano Deò. Quest’ultimo ha annunciato ufficialmente che Bergamo ospiterà, dal 22 al 24 maggio 2020, il 35esimo raduno nazionale dei fanti. “Il raduno nazionale è un grande impegno organizzativo – ha precisato Deò – ma sono cento che i Fanti e le Patronesse bergamasche sapranno dimostrare come sempre la loro capacità di rispondere in modo adeguato all’appuntamento”. Una targa di riconoscimento è stata consegnata al fante Clemente Baggi e alle patronesse Michelina Baggi e Cornelia Agazzi. Infine, con un tocco di campana e il grido “presente” di un picchetto dei paracadutisti della “Folgore”, sono stati ricordati i nomi dei soldati di Sorisole morti nella Prima Guerra Mondiale. La giornata commemorativa si è conclusa con il pranzo conviviale nella sede dei pensionati di Sorisole in via Piave.