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Questa mattina come ogni anno, nella Chiesa di San Sebastiano, situata nella Valle della Biodiversità di Astino, la Polizia Locale ha commemorato il suo Santo Patrono con una celebrazione presieduta da S.E. il Vescovo Mons. Francesco Beschi, alla presenza della Sindaca Elena Carnevali, dell’Assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni, della Comandante della Polizia locale Monica Porta e delle varie Autorità Civili e Militari cittadine. Il Comando della Polizia Locale di Bergamo e di altri Comuni hanno reso solenne la celebrazione dove è stata letta la preghiera del Vigile Urbano. La Comandante Monica Porta ha ringraziato i Comandanti dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco presenti nei massimi Dirigenti.

A conclusione della S. Messa, presso il Comando della Polizia locale in via Coghetti, si è tenuta la cerimonia di intitolazione del Laboratorio di Analisi Documentale a Mario Dino, Vice Commissario recentemente scomparso. “Una giornata che segna anche la volontà di fare memoria di Mario Dino, un uomo che ha investito moltissimo nel suo lavoro e nel voler creare un Laboratorio di altissimo profilo. La Polizia locale per lui era un’altra famiglia, la sua seconda casa“. Ha commentato la Sindaca Elena Carnevali La Sindaca ha inoltre rivolto un ringraziamento a tutti gli agenti della Polizia locale per il lavoro che portano avanti ogni giorno e per la qualità che va ben oltre le mura del Comando. 

Samanta Rigamonti, moglie del Vice Commissario Dino, ha aggiunto: “Mio marito aveva una grandissima passione e dedizione per il suo lavoro. Sapere che il laboratorio da lui voluto e creato porti il suo nome, significa che ancora oggi lui ha una sua stanza presso il Comando a cui ha dedicato tanto impegno.” 

Il laboratorio di Analisi Documentale rappresenta un fiore all’occhiello della Polizia locale di Bergamo a disposizione di tutte le Forze dell’Ordine del territorio. Non è infatti così comune che un Comando lo abbia e che sia così ricco di strumentazione all’avanguardia.

Non ho avuto la possibilità di conoscere il Vice Commissario Dino se non dalle parole dei suoi colleghi che lo ricordano per la grande professionalità e umanità. Sono quindi molto contenta di questa intitolazione in una giornata speciale come quella di oggi.” Conclude la Comandante della Polizia locale Monica Porta

Il Laboratorio di Analisi Documentale (L.A.D.) è nato quindi grazie all’intuizione e all’interesse del Vice Commissario Mario Dino che, dopo aver frequentato diversi corsi in materia di falso documentale riguardanti le diverse tecniche di stampa, i sistemi di sicurezza, la materia grafologica, la fisica della luce e molti altri argomenti correlati, ha avuto la perspicacia di proporre, nel 2018, la creazione di un Ufficio dedicato che fosse a disposizione di tutte le Forze dell’Ordine della provincia.

L’ufficio è impegnato

  • nel contrasto del falso documentale di patenti, passaporti, carte di identità, banconote, targhe, carte di circolazione e certificati.
  • nel supporto ai colleghi in strada nella valutazione di primo livello ed al riconoscimento del falso
  • nella formazione del personale con esercitazioni pratiche volte all’individuazione dei sistemi di sicurezza anticontraffazione di cui sono dotati i documenti
  • nell’analisi strumentale tecnica dei documenti con contestuale redazione della relazione tecnica che ne certifica gli elementi di falsità.

Il laboratorio ha iniziato la sua attività con strumentazione base: scanner (Epson Perfection V800Photo), telecamera digitale “Microdigital” e lettore biometrico “Mod. CS-12U”. La dotazione tecnica è stata implementata nel tempo con il comparatore spettrale “Scd Fast serie X 2.5”, a cui è collegato lo stereo microscopio “MC 6”, e con il comparatore video spettrale “VSC 8000-HS” dagli elevati standard qualitativi. I documenti sono dotati di numerosi sistemi di sicurezza in continua evoluzione ed innovazione, per tale ragione il personale frequenta di corsi di alta specializzazione e consultazione di siti dedicati.

Il Vice Commissario Mario Dino ha dedicato oltre 30 anni della sua vita al servizio della Polizia locale.  La sua carriera ha avuto inizio nel 1989 presso il Comune di Ragusa, proseguendo attraverso incarichi in altri comuni lombardi fino al suo approdo, nel 1992, nel Corpo di Polizia Locale di Bergamo, dove ha svolto la maggior parte del suo servizio. Nel corso della sua carriera si è distinto particolarmente nel campo dell’analisi del falso documentale, fondando e assumendo la responsabilità del Laboratorio Analisi dei Falsi Documentali (L.A.D.) della Polizia locale di Bergamo. La sua competenza in questo settore specialistico, lo ha portato a essere nominato a più riprese Consulente tecnico per l’Autorità Giudiziaria e lo ha reso punto di riferimento per gli uffici di Polizia della Provincia di Bergamo e delle province limitrofe. Il Vice Commissario Mario Dino ha costantemente perseguito l’eccellenza professionale e l’aggiornamento delle proprie competenze, conseguendo nel 2019 la laurea in scienze dei servizi giuridici presso l’Università degli Studi di Bergamo, discutendo una tesi sulla falsità nell’ambito dei delitti contro la fede pubblica. Il suo servizio è stato contraddistinto da numerosi riconoscimenti, tra cui un attestato di Pubblica Benemerenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2008 e un Encomio solenne del Presidente della Regione Lombardia nel 2005.  Di particolare rilevanza è stato il suo impegno nella formazione specialistica: ha tenuto nella sua carriera numerosi corsi e seminari, condividendo la propria esperienza con colleghi e nuove generazioni di operatori di polizia, allargando il Laboratorio Analisi Documentale a due agenti da lui personalmente formati. Nel 2021, divenuto Ufficiale, ha proseguito la sua attività di formazione degli agenti del Corpo Polizia locale di Bergamo quale Ufficiale di turno per poi divenire Responsabile del Servizio Controllo del Territorio e Manifestazioni, pur continuando la sua opera di formazione in tema di falso documentale e di Polizia Giudiziaria. Il Vice Commissario Mario Dino è venuto a mancare nell’agosto 2024 dopo una lunga malattia, lasciando nel Corpo di Polizia locale di Bergamo un incolmabile vuoto professionale e umano.

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