Biondi immobiliare

Le soluzioni proposte al problema degli universali furono molte e di vario genere, anche se alcune tra esse si differenziavano per un niente. In generale le risposte possono essere divise in due gruppi, generi che rappresenteranno la fondamentale spaccatura della filosofia dei secoli seguenti, il realismo e il nominalismo. Queste due correnti si divisero, a loro volta, in una tendenza radicale ed in un’altra moderata.

Secondo i realisti radicali gli universali hanno una esistenza propria, indipendente dalla mente e dalle cose, quindi sul modello platonico, e ritengono che reali, in senso metafisico, siano soltanto gli universali e non le singole cose o individui. Sposarono questa posizione filosofi come Scoto Eriugena, Anselmo d’Aosta e i pensatori della scuola di Chartres. In particolare, successivamente, da Guglielmo di Champeaux che era convinto della realtà sostanziale dei generi e delle specie. Per cui riteneva, ad esempio, che la specie “uomo” esprimesse una realtà identica (e sostanziale) che unisse tutti gli uomini, che pertanto possono differenziarsi tra di loro non su caratteri essenziali ma solo per qualità accidentali. Bisogna però precisare che questa concezione fu ad un certo punto abbandonata da Guglielmo, anche grazie al contributo del suo allievo, Pietro Abelardo.

Secondo i realisti moderati gli universali non hanno un’esistenza propria, indipendente dalla mente e dalle cose, non esistono quindi separatamente da esse, ma dentro di esse. I generi e le specie esisterebbero quindi solo nelle cose, come forma o essenza intrinseca. Di conseguenza, nel realismo moderato le cose e gli individui sono reali, anche se la loro forma è universale.

Se il realismo estremo ha caratterizzato principalmente il primo periodo della Scolastica, dominata dal pensiero di Platone, la seconda parte ha visto un affermarsi delle teorie realiste più moderate, quelle cioè influenzate da Aristotele. Il cambiamento di Guglielmo, che come abbiamo detto è passato da un realismo estremo a uno moderato, non è quindi il frutto di un ripensamento soggettivo, esprime piuttosto una tendenza generale caratterizzante questo periodo storico. La vittoria dei moderati non ha comunque segnato per gli estremisti una sconfitta totale e definitiva. Infatti anche i realisti moderati hanno creduto come gli estremisti che siano esistiti da sempre nella mente di Dio, prima cioè che si formasse il mondo.

Il nominalismo estremo si configura come una corrente di pensiero esattamente antitetica a quella del realismo estremo. Se quest’ultimo diceva che esistono solo gli universali e non gli individui e le singole cose, per il nominalismo gli universali sono privi di alcuna sostanza, esistono infatti solo come concetti nella nostra mente. L’unica realtà sostanziale è quella delle cose e degli individui. Il più noto nominalista estremo è stato un certo Roscellino, avversario di Anselmo d’Aosta. Secondo Roscellino gli universali sono semplici suoni, emissioni fisiche di voce, prive di alcun valore. Il nominalismo estremo non si affermò mai concretamente nella storia, ed abbiamo poco materiale documentale per ricostruirne puntualmente i contenuti.

Infine, il nominalismo moderato che sostiene che l’universale non esiste nelle cose ma solo nell’intelletto, essendo nient’altro che un segno mentale che ha la funzione di raccogliere e immagazzinare la moltitudine dei dati sensibili. La più compiuta realizzazione di tale pensiero si trova nelle opere di Enrico di Auxerre e alla fine della Scolastica con Ockham.

La disputa tra i realisti e i nominalisti dette luogo anche ad alcuni tentativi di riconciliazione. I filosofi medievali che si proposero questo obbiettivo furono due grandi nomi, Abelardo e San Tommaso. Il primo disse che l’universale non può essere una realtà perché una realtà non può essere il predicato di un’altra. Ma non può neppure, come credeva Roscellino, essere un puro nome, un suono. Esso è piuttosto un sermo, ossia un discorso che implica sempre il riferimento alla cosa significata, che quindi tende sempre a significare qualche cosa. Tommaso d’Aquino sostenne che l’universale fosse nelle cose, come sostanza di esse (realismo moderato), ma, al contempo, anche dopo le cose, come concetto nato grazie all’esperienza sensibile, e prima delle cose, nella mente di Dio, come idee e modelli delle cose create.

Grazie al contributo di Tommaso, grazie al quale si ebbe una soddisfacente conciliazione tra realismo e nominalismo, taluni storici sono giunti persino a pensare che tale opposizione fosse in realtà solo un equivoco nato dalla intransigenza delle diverse posizioni sulle quali ostinatamente si consolidarono i diversi pensatori medievali. In realtà il contrasto non consistette soltanto in scaramucce ma riguardò presupposti teorici completamente differenti che diedero luogo a risultati profondamente diversi.

STORIA DELLA FILOSOFIA. TUTTE LE LEZIONI PUBBLICATE

Lezione 1: Le origini della filosofia in Grecia. La scuola ionica
Lezione 2: Eraclito, filosofo del Panta rei
Lezione 3: Pitagora, non solo filosofo ma taumaturgo e astronomo
Lezione 4: Parmenide e le vittime dell’illusione dei sensi
Lezioni 5: I paradossi di Zenone. Vi dicono qualcosa Achille e la tartaruga?
Lezione 6: Anassagora e i semi originari della materia
Lezione 7: Empedocle e le quattro radici: fuoco, aria, terra e acqua
Lezione 8: Democrito, padre della fisica
Lezione 9: La sofistica. Come si monetizzava nell’antichità con la filosofia
Lezione 10: Protagora. L’uomo è misura di tutte le cose
Lezioni 11: La filosofia di Gorgia su essere, conoscenza e comunicabilità
Lezione 12: La tragedia greca con i quasi filosofi Eschilo, Sofocle ed Euripide
Lezioni 13: Eschilo, padre della tragedia greca
Lezione 14: Sofocle e l’innovazione della tragedia greca
Lezione 15: Nella tragedia greca di Euripide stranieri e servi entrano in scena
Lezione 16: La filosofia di Socrate così spaventosa per politici e potenti
Lezione 17: Socrate e il rifiuto di filosofare per iscritto
Lezione 18: Socrate. Le affinità con i Sofisti e con Platone
Lezione 19: Antropocentrismo filosofico di Socrate
Lezione 20: Socrate e la consapevolezza della propria ignoranza
Lezione 21: Ironia come metodo
Lezione 22: La maieutica di Socrate per un genuino punto di vista sulle cose
Lezione 23: Il tì èsti di Socrate (che cos’è?) e la nascita della parola concetto
Lezione 24: Il significato della virtù per Socrate, non dono ma conquista
Lezione 25: La scienza del bene e del male e l’arte del saper vivere
Lezione 26: La religione in Socrate
Lezione 27: Le scuole socratiche: megarica, cinica e cirenaica
Lezione 28: Introduzione alla filosofia di Platone
Lezione 29: La vita di Platone, filosofo e lottatore
Lezione 30: I primi dialoghi di Platone e l’influenza di Socrate
Lezione 31: L’Iperuranio e il concetto di idea in Platone
Lezione 32: Platone. Il rapporto tra il mondo sensibile e il mondo delle idee
Lezione 33: La teoria della reminiscenza di Platone
Lezione 34: Platone e l’immortalità dell’anima
Lezione 35: Verità e opinione per Platone
Lezioni 36: Platone. Le passioni, ostacolo alla verità
Lezione 37: Il mito della biga alata di Platone. La distinzione tra anima e corpo
Lezione 38: Il mito della caverna di Platone. Cosa fare per diventare filosofo
Lezione 39: Platone e il mito dell’androgino raccontato nel Simposio
Lezione 40: Platone e il mito del demiurgo introdotto nel Timeo
Lezione 41: Platone. Il mito di Prometeo
Lezione 42: Platone il mito di Theuth e del suo comodo alfabeto
Lezione 43: Saper ragionare bene. Bello e giustizia in Platone/
Lezione 44: Lo Stato giusto secondo Platone
Lezione 45: Le tre classi dello Stato nella Repubblica di Platone
Lezione 46: Il comunismo platonico e la ricerca della felicità
Lezione 47: Platone e i segreti sull’educazione dei governanti
Lezione 48: Le degenerazioni dello Stato secondo Platone
Lezione 49: Il pensiero di Platone sulla scienza e l’arte imitativa
Lezione 50: Platone. La retorica a servizio della dialettica
Lezione 51: Platone. La dialettica come scienza suprema delle idee
Lezione 52: Platone. Il concetto di essenza e il concetto di esistenza
Lezione 53: Come Platone si sbarazza del problema del nulla e dell’errore
Lezione 54: Il bene per Platone, fine supremo del nostro agire
Lezione 55: Platone. Lo scopo educativo delle leggi verso il bene e il giusto
Lezione 56: Platone. La religione e l’ordine cosmico
Lezione 57: Platone nella storia della filosofia, da Aristolele a Husserl
Lezione 58: Introduzione alla filosofia di Aristotele e le differenze con Platone
Lezione 59: La vita di Aristotele, il filosofo nato in Macedonia
Lezione 60: La classificazione delle opere di Aristotele
Lezione 61: La distinzione delle scienze per Aristotele
Lezione 62: Il concetto di metafisica in Aristotele
Lezione 63: Aristotele. I significati e le categorie dell’essere
Lezione 64: Aristotele e il principio di non contraddizione
Lezione 65: Il concetto di sostanza per Aristotele, unione di forma e materia
Lezione 66: Aristotele. La teoria delle quattro cause
Lezione 67: Aristotele critica Platone
Lezione 68: Aristotele. Il concetto del divenire
Lezioni 69: La concezione di Dio in Aristotele
Lezione 70: La logica in Aristotele. Lo strumento per tutte le scienze
Lezione 71: La proposizioni in Aristotele. Ossia le frasi
Lezione 72: La definizione di sillogismo
Lezione 73: La fisica in Aristotele. I movimenti
Lezione 74: La fisica in Aristotele. Le qualità dell’universo: lo spazio e il tempo
Lezione 75: Il confronto tra Aristotele e Democrito
Lezione 76: Aristotele. L’anima e le sue funzioni
Lezione 77: Aristotele. Sensibilità, immaginazione, intelletto
Lezione 78: L’Etica per Aristotele, esercizio della ragione e autocontrollo
Lezione 79: Nella Politica di Aristotele nessun uomo può risultare sufficiente a se stesso
Lezione 80: Arte come una pratica imitativa della realtà. La poetica di Aristotele
Lezione 81: Tra le virtù etiche di Aristotele la più importante è la giustizia
Lezione 82: La teoria dell’amicizia in Aristotele
Lezione 83: Aristotele nella storia, creatore del primo lessico filosofico
Lezione 84: Contesto storico in cui visse Epicuro
Lezione 85: Il significato di ellenismo
Lezione 86: Zenone di Cizio, il fondatore dello stoicismo
Lezione 87: La logica stoica e la rappresentazione catalettica
Lezione 88: Cosa sono i ragionamenti anapodittici?
Lezione 89: La fisica nello stoicismo
Lezione 90: In cosa consiste l’etica stoica?
Lezione 91: Bene e virtù nello stoicismo. Fondamentale è la costanza
Lezioni 92: La legge naturale per l’uomo cosmopolita
Lezione 93: Le emozioni appartengono agli stolti
Lezioni 94: L’eredità stoica e il concetto del sapiente
Lezione 95: La cultura greca tra Repubblica e Impero romano
Lezione 96: Seneca, le cinque tappe del saggio verso l’ascesi
Lezione 97: Epitteto e il suo sopporta e astieniti
Lezione 98: Marco Aurelio, l’imperatore stoico
Lezione 99: Ritrovare la felicità con la filosofia, autentico quadrifarmaco
Lezione 100: Canonica, il nome che diede Epicuro alla teoria della conoscenza
Lezione 101: La fisica in Epicuro
Lezione 102: L’etica epicurea tra piaceri stabili e in movimento
Lezione 103: L’amicizia e la solidarietà fondamenti della vita felice
Lezione 104: Le più belle Massime capitali di Epicuro
Lezione 105: I caratteri generali dello scetticismo
Lezione 106: Lo scettico Pirrone di Elide
Lezione 107: La Media e la Nuova Accademia
Lezione 108: Gli ultimi scettici. Enesidemo, Agrippa e Sesto Empirico
Lezione 109: I punti più famosi della filosofia di Sesto Empirico
Lezione 110: Plotino, il maggiore esponente del neo-platonismo
Lezione 111: La filosofia di Plotino, non una semplice ripetizione di Platone
Lezione 112: Le ipostasi. L’Uno secondo Plotino
Lezione 113: Intelletto, anima e materia in Plotino
Lezione 114: Plotino. Il ritorno all’Uno
Lezione 115: L’avvento della filosofia cristiana
Lezione 116: Filosofia cristiana. Le lettere di San Paolo
Lezione 117: Filosofia cristiana. Apologisti e Padri della Chiesa
Lezione 118: Filosofia cristiana. Il pensiero di Tertulliano
Lezione 119: Filosofia cristiana. Il pensiero di Giustino
Lezione 120: Filosofia cristiana. La patristica del secolo III e IV. Clemente e Origene
Lezione 121: Filosofia cristiana. Il profilo storico di Sant’Agostino
Lezione 122: Filosofia cristiana. La vita e le opere di Sant’Agostino
Lezione 123: Filosofia cristiana. Ragione, anima e verità in Sant’Agostino
Lezioni 124: Filosofia cristiana. Dio, essere, verità e amore nella filosofia agostiniana
Lezione 125: Filosofia cristiana. L’uomo come immagine di Dio e il peccato
Lezione 126: Filosofia cristiana. Il concetto del tempo secondo Sant’Agostino
Lezione 127: Filosofia cristiana. Si Deus est, unde malum? Il problema del male in Agostino
Lezione 128: Filosofia cristiana. I mali fisici e i mali morali
Lezione 129: Filosofia cristiana. La polemica contro il donatismo
Lezione 130: Filosofia cristiana. La polemica contro il Pelagianesimo
Lezione 131: Filosofia cristiana. Grazia e predestinazione
Lezione 132: Filosofia cristiana. De civitate Dei, un grande capolavoro
Lezione 133: Filosofia cristiana. Agostino nella storia
Lezione 134: Filosofia cristiana. Il pensiero di Severino Boezio
Lezione 135: Filosofia cristiana. I fondamenti della Scolastica
Lezione 136: Filosofia cristiana. Scolastica e Feudalesimo
Lezione 137: Filosofia cristiana. Il problema principale della Scolastica e la periodizzazione
Lezione 138: Filosofia cristiana. Il pensiero di Scoto Eriugena
Lezione 139: Filosofia cristiana. Il pensiero di Anselmo d’Aosta
Lezione 140: Filosofia cristiana. La prova della esistenza di Dio secondo Anselmo d’Aosta
Lezione 141: Filosofia cristiana. Il problema del male e dell’onnipotenza divina in Sant’Anselmo
Lezione 142: Filosofia cristiana. Sant’Anselmo su libertà, male e grazia in De Casu Diaboli e Cur Deus Homo
Lezione 143: Filosofia cristiana. Il problema degli universali

About the Author

Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

View All Articles