Alla vigilia delle elezioni più incerte degli ultimi 24 anni ci tocca prestare attenzione ad un vero e proprio mercato del pesce elettorale. Ma questo è nulla rispetto al constatare che per un giro di giostra in un Consiglio regionale c’è ancora chi parla del rilancio del Comune di Foppolo. Credo che solo a nominare la nota località turistica, al contributore medio bergamasco venga un attacco di bile. Non è proprio pensabile di arrendersi alla evidenza che in alta Valle Brembana certe cose non si è in grado di farle e punto. Quante pagine dovremo leggere ancora sui giornali fatte di inchieste, debiti, mal governo e varie ad eventuali? Ma considerate le funamboliche coreografie dei candidati per un posto in Regione, sembra che Foppolo sia intoccabile, a tal punto così importante dal fregarsene del contribuente medio locale. Ogni tre per due siamo qua a dire che dobbiamo imitare la Gran Bretagna, la Germania o addirittura gli USA nel sistema di governance di una democrazia snella e veloce. Ma poi per una manciata di voti e di consenso siamo pronti a ribaltare tutto e tutti.
Vi cito solo un esempio. Due anni fa Boston (non Foppolo!) ha rinunciato alla candidatura per le olimpiadi del 2024 perché si non voleva rischiare di gravare inutilmente sui contribuenti. I loro soldi era meglio utilizzarli nel fronteggiare altri problemi che meritano l’attenzione della politica e della cittadinanza, come ad esempio il suo sistema dei trasporti pubblici in crisi e la mancanza di alloggi popolari. Giudicate voi. Come è possibile pensare di rilanciare Foppolo con le tasche dei cittadini, anche quelli che di Foppolo non gliene frega una beata minchia? Le parole credo le abbiamo esaurite tutte, la pazienza pure. Ma forse dobbiamo ricordare ciò che diceva Churchill:”Se una nazione pensa di tassare se stessa per raggiungere la prosperità è come se un uomo si mettesse in piedi dentro ad un secchio e cercasse do sollevarsi per il manico“. Foppolo ha avuto le sue occasioni. Ora basta. Pensiamo, per esempio , alle famiglie dei bambini che frequentano le attuali scuole dell’obbligo della Valle Brembana. Potrebbe succedere che finanziare ancora Foppolo si ripercuota su quel poco di servizi che sono rimasti in valle. Che Dio ci perdoni per questo.